La nutraceutica è una scienza in crescita
15/07/14
Il mercato è in espansione e dovrebbe raggiungere, nel 2014, i 2,4 milioni di euro, pari a 161 milioni di pezzi venduti
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Il mercato è in espansione e dovrebbe raggiungere, nel 2014, i 2,4 milioni di euro, pari a 161 milioni di pezzi venduti
Un fatturato in crescita di 7,6 punti percentuali, con un aumento di produzione del 5,7 per cento nel biennio 2012 -2014. Sono questi i numeri più significativi emersi nel corso del Nutraceutica Forum II, organizzato il 1 luglio a Milano da IMS Healt. Numeri che inquadrano un’espansione importante del mercato di questa giovane scienza, che studia come l’utilizzo di certe sostanze nutrizionali possa contribuire al benessere e alla salute delle persone.
Frutta, verdura, ma anche fibre proteine di soia, fitosteroli o polifenoli sono tra gli “alleati” più indicati da affiancare ad una dieta finalizzata ad un maggiore benessere e a uno stile di vita più sano. Oggi questi prodotti si trovano, soprattutto come integratori alimentari, sugli scaffali delle farmacie e la loro produzione è in continua crescita. Dal 2012 al 2014 i pezzi venduti sono passati da 147 a 161milioni con un fatturato previsto di circa 2,4 milioni di euro. I prodotti per l’apparato gastrointestinale sono i più venduti (27 per cento) seguiti da vitamine, minerali, integratori (22 per cento)
Chiara Cantoni, in un articolo di Milano e Finanza del 15 luglio, ha intervistato Francesco Landi, docente di Medicina interna e geriatria all’Università Cattolica di Roma. “La nutraceutica è un campo molto vasto ancora da indagare dove occorre distinguere tra benefici documentati e marketing. L’indicazione è di rivolgersi sempre al medico curante. Oggi le evidenze più significative riguardano la sarcopenia e la salute del cervello, due aspetti strettamente legati all’invecchiamento. A partire dai 50 anni, si osserva un calo al progressivo di massa muscolare, con perdita di forza e di funzione, che può essere accelerato da uno stato nutrizionale alterato. Prodotti come Yogurt e latte, addizionati di vitamina D, insieme a supplementi proteici, possono contribuire a rallentare questo processo fisiologico. Gli integratori a base di leucina, un aminoacido essenziale, in particolare del suo metabolismo attivo HMB, per esempio, che tutelano la salute del muscolo a un duplice livello: da un lato migliorando la sintesi proteica, dall’altro prevedendo condizioni infiammatorie responsabili del suo catabolismo”.
“La letteratura scientifica – continua Landi nell’articolo di Chiara Cantoni per Milano e Finanza – associa chiaramente l’integrità della membrana sinaptica a fattori nutrizionali. Anche in questo caso, esistono in commercio ‘cocktail’ di metaboliti come uridina, colina, Omega 3, fosfolipidi, vitamine del gruppo B e antiossidanti in genere, che sembrano agire in maniera sinergica sul benessere della sinapsi, i siti di contatto funzionale tra neuroni attraverso cui viene trasmessa l’informazione”.
“Un’alimentazione bilanciata – conclude Landi – non sempre trae benefici dall’integrazione. Utile, invece, quando insorgono carenze specifiche e, comunque, a fronte di raccomandazione medica. Perché il potenziale è enorme, ma tanto deve essere ancora studiato”.
Fonte: Chiara Cantoni per Milano e Finanza, 15 luglio 2014
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