Siena, punto di riferimento per lo studio dell'alcaptonuria
02/10/15
Siena si conferma punto di riferimento in Italia per lo studio della malattia genetica ultra-rara alcaptonuria, per cui non esiste a oggi una cura.
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Siena si conferma punto di riferimento in Italia per lo studio della malattia genetica ultra-rara alcaptonuria, per cui non esiste a oggi una cura.
Si è svolto ieri a Siena, giovedì 30 settembre, presso il Policlinico Santa Maria alle Scotte, il convegno “Focus sulla prima malattia genetica: l’alcaptonuria”, organizzata dal gruppo di studio sull’alcaptonuria del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia del nostro Ateneo, insieme all’AOU senese e aimAKU, l’associazione italiana dei pazienti di alcaptonuria, con il contributo di Cesvot.
L’alcaptonuria è una malattia genetica ultra-rara, dovuta a un difetto metabolico, in cui si accumula un metabolita tossico, l’acido omogentisinico, che depositandosi nei tessuti provoca danni a vari organi. Le articolazioni e le valvole cardiache sono particolarmente colpite e la malattia è degenerativa e invalidante. Attualmente non c’è cura, ma è in corso una sperimentazione clinica europea, alla quale partecipa il gruppo universitario di Siena, per valutare l’appropriatezza dell’uso di una sostanza, il nitisinone, per la cura dell’alcaptonuria.
A Siena esiste l’unico centro in Italia in cui la malattia è studiata sia dal punto di vista molecolare dai biochimici diretti dalla Professoressa Annalisa Santucci, che dal punto di vista medico, dai reumatologi diretti dai Professori Mauro Galeazzi e Bruno Frediani, in collaborazione con i medici specialisti della Casa di Cura Rugani, Dario Gambera, Giuseppe Greco e Stefano Trovarelli. A Siena è inoltre la sede di aimAKU, che tiene i contatti non solo con i pazienti, ma con tutte le associazioni internazionali dei malati di alcaptonuria e con quelle dei malati rari italiane ed europee.
Il convegno, sotto l’egida del Coordinamento delle Malattie Rare della Regione Toscana e del Centro Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, è stata la prima occasione in Italia di riunire ricercatori, medici e pazienti affetti da alcaptonuria per un aggiornamento ed un confronto diretto. I pazienti sono giunti da tutta Italia, dalla Sicilia al Piemonte.
I contributi scientifici hanno descritto lo stato dell’arte della ricerca sull’alcaptonuria, sensibilizzando i medici e informando al tempo i stesso i pazienti che hanno a loro volta contribuito al dibattito scientifico che si è sviluppato nel corso dell’evento.
La giornata si è conclusa con un incontro medici-pazienti molto utile ed apprezzato da ambedue le parti: i pazienti si sono sentiti confortati, i medici, appartenenti a varie specialità, oltre a fornire un fondamentale aiuto clinico, si sono potuti immedesimare nell’aspetto psicologico della malattia e nelle difficoltà pratiche che tutti i giorni comporta.
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