#FasSalute. Contro il morbo di Parkinson scendono in campo i robot
24/03/16
Inizia con Daphne il percorso di Meet the Life Sciences per conoscere i progetti vincitori del Bando Fas Salute 2014 della Regione Toscana
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Inizia con Daphne il percorso di Meet the Life Sciences per conoscere i progetti vincitori del Bando Fas Salute 2014 della Regione Toscana
Ha un nome mitologico e un obiettivo preciso: offrire tecnologie di supporto alla valutazione clinica in termini di diagnosi precoce e trattamento terapeutico della malattia di Parkinson. E’ Daphne, uno dei progetti vincitori del Bando Fas Salute 2014 della Regione Toscana. Abbiamo intervistato il professor Filippo Cavallo, dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna che è capofila del progetto, per farci descrivere innovazioni e potenzialità di Daphne.
Qual è l'oggetto della ricerca che intendete sviluppare nell'ambito del progetto?
L'oggetto della ricerca è lo sviluppo di soluzioni tecnologiche indossabili e di Cloud Computing integrate in una piattaforma ICT finalizzata all'erogazione di servizi innovativi e personalizzati per la diagnosi, assistenza e monitoraggio, ospedaliero e domiciliare, di soggetti affetti dalla malattia di Parkinson.
Qual è il “problema” che intendete risolvere?
Il progetto Daphne intende offrire uno strumento tecnologico di supporto alla valutazione clinica del neurologo in termini di diagnosi precoce e trattamento terapeutico della malattia di Parkinson attraverso misurazioni oggettive caratterizzate da indici rilevanti di accuratezza, sensibilità e specificità.
Cosa rende innovativo il vostro progetto e quale miglioramento potrebbe apportare rispetto allo stato dell'arte in materia?
La prassi clinica corrente di diagnosi e trattamento terapeutico della malattia di Parkinson è soggetta alla valutazione prettamente visiva di un deficit nelle capacità motorie dei pazienti durante l'esecuzione di specifici test biomeccanici. L'innovazione del progetto Daphne consiste nel garantire la misurazione oggettiva delle performance motorie dei pazienti acclamati e, al contempo, di evidenziare il declino pre-motorio di soggetti non ancora diagnosticati. Attraverso il sistema Daphne sarà, dunque, possibile discriminare con precisione lo stadio di avanzamento della malattia e diagnosticare precocemente il morbo di Parkinson con lo scopo ultimo di rallentare il decorso della malattia stessa attraverso l'inizio tempestivo dei trattamenti farmacologici.
Quali sono i soggetti beneficiari che compongono il partenariato, e quale il loro rispettivo contributo in termini di attività di ricerca?
Il partenariato vede il coinvolgimento dell'istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna (SSSA) di Pisa, il dipartimento di Architettura (DIDA) dell'Università degli Studi di Firenze e dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. L'istituto di Biorobotica, oltre a svolgere il ruolo di coordinatore del progetto, si occuperà della progettazione, sviluppo e ingegnerizzazione degli strumenti tecnologici previsti in Daphne. Il DIDA, attraverso il Design Campus di Calenzano (FI), affiancherà costantemente lo sviluppo delle tecnologie attraverso l'analisi dei requisiti di accettabilità ed usabilità imposti dagli utenti finali (staff clinico e pazienti) e la ricerca costante di Design delle soluzioni proposte. Il CNR metterà a disposizione le proprie competenze in termini di calcolo statistico ed estrazione di indici significativi durante tutte le fasi di sperimentazione e test delle tecnologie.
Qual è il ruolo delle imprese partecipanti? In che termini la partecipazione delle imprese può rappresentare un valore aggiunto per il progetto?
Le imprese partecipanti (Orthokey s.r.l., BioCare Provider s.rl. e TechnoDeal s.r.l.) mettono a disposizione la propria competenza sia nell'ambito delle applicazioni web e mobile integrate in piattaforme di Cloud Computing che strumenti di disseminazione e diffusione dei risultati conseguiti. Il progetto ha come finalità non solo la validazione scientifica della metodologia clinica proposta, ma anche l'inserimento sul mercato delle soluzioni sviluppate. La partecipazione di aziende già presenti nel mercato biomedicale rappresenta un valore aggiunto essenziale per la riduzione del time-to-market del sistema e per l'elaborazione di strategie di business efficaci.
Che cosa vi aspettate in termini di risultati?
I risultati attesi sono principalmente la dimostrazione della validità clinico-scientifica della metodologia di diagnosi e trattamento della malattia di Parkinson proposta nonché di una effettiva possibilità di mercato delle soluzioni sviluppate attraverso la realizzazione di specifici modelli di business.
E in quali termini e con che tempi questi risultati potrebbero avere una ricaduta diretta sulle persone e sul Servizio Sanitario?
I risultati attesi dovrebbero avere un impatto sia di tipo clinico-sociale attraverso l'ottimizzazione del servizio sanitario offerto in termini di efficacia e tempestività dei trattamenti terapeutici che di tipo economico riducendo nettamente i costi della malattia per il Servizio Sanitario Nazionale. L'affermarsi della metodologia di diagnosi precoce dovrebbe garantire un impatto socio-economico a breve termine (due/tre anni dalla fine del progetto) attraverso la riduzione dei test SPECT-DATSCAN eseguiti annualmente e un impatto a medio-lungo termine con la riduzione di pazienti negli stadi più gravi della malattia cui è associato il costo più rilevante sostenuto per paziente (elevato grado di disabilità, necessità di continua assistenza e numero crescente di ospedalizzazioni).
Il bando regionale FAS Salute. Daphne è uno dei 16 progetti finanziati dalla Regione Toscana sul Bando FAS Salute 2014, emanato nell'ambito della linea 1.1.2 del PAR FSC (ex FAS)
2007-2013, per sostenere la ricerca in materia di qualità della vita, salute dell'uomo, biomedicina e farmaci innovativi. Complessivamente la Regione trasferirà ai beneficiari che si sono aggiudicati il co-finanziamento pubblico oltre 14 milioni di euro.
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