Sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di vaccini, sviluppo di adiuvanti e vettori, formulazioni e metodi di vaccinazione ottimizzati per gruppi di età, 12 trial clinici e 207 pubblicazioni scientifiche conclusi in poco meno di sei anni. Sono questi, in sintesi, alcuni dei risultati di Aditec, il progetto europeo lanciato nel 2011 che è divenuta una case history di successo, presentata questa mattina presso il Parlamento Europeo in occasione dell’incontro “Vaccine Research and Development in Europe”, cui hanno partecipato i più alti rappresentanti dell’Unione in tema di ricerca e sviluppo. Aditec, è stato finanziato con 30 milioni di euro, ha coinvolto 42 istituzioni della ricerca di 13 Paesi e ha sperimentato, con un coordinamento tutto italiano, un nuovo modo di strutturare la ricerca, basato su una forte sinergia tra laboratori pubblici e privati. Finanziando Aditec, la Commissione Europea ha voluto dar vita a una solida piattaforma per l’innovazione nel settore della ricerca e dello sviluppo dei vaccini, con un significativo impatto socioeconomico. Recentemente il progetto è stato prolungato fino al 2017.
Paul Rubig, presidente di STOA (Science and Technology Option Assessment Panel, il dipartimento ricerca e sviluppo del Parlamento Europeo), Arnd Hoeveler, responsabile dell'Unità "strumenti innovativi, tecnologie e concetti di ricerca sanitaria" presso la Direzione Salute della DG Ricerca e Innovazione della Commissione europea, Patrizia Toia, parlamentare, vicepresidente del Comitato su industria, ricerca ed energia, sono intervenuti questa mattina alla presentazione insieme a Rino Rappuoli, responsabile scientifico di GSK Vaccines e presidente della Sclavo Vaccines Association (SVA), e a Donata Medaglini, dell’Università di Siena, coordinatore scientifico di Aditec. Hanno partecipato alla presentazione anche l’onorevole Luigi Dallai e il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati.
“Aditec - ha sottolineato Donata Medaglini - rappresenta un paradigma organizzativo della ricerca che è riuscito a far dialogare e collaborare concretamente i più importanti laboratori in Europa, pubblici e privati, per offrire una sorta di tool box per lo sviluppo di vaccini in tempi prima mai visti, in un settore nel quale la velocità di intervento è fondamentale. Sostanziale anche la riduzione dei costi. Il metodo sul quale ha lavorato Aditec è infatti quello della messa in rete delle tecnologie e delle esperienze per arrivare molto rapidamente a individuare la strada migliore da intraprendere. Se l’Unione Europea continuerà a supportare il progetto, potremo ottenere grandi progressi nelle tecnologie per i vaccini del futuro”.
"I vaccini - ha aggiunto Rino Rappuoli - sono l'intervento medico che ha avuto il maggior impatto per la salute umana, e ha contribuito a elevare l'aspettativa di vita dai 47 anni del 1900 a più di 80 anni. Grazie alle nuove tecnologie, i vaccini possono rispondere alle esigenze della società di oggi, come migliorare la qualità di vita della popolazione, via via più vecchia, far fronte alle malattie emergenti e prevenire il cancro. Il progetto Aditec dà un importante contributo alla futura generazione di vaccini”.
Per saperne di più
Per coordinare Aditec è stata costituita la Sclavo Vaccines Association (SVA, www.sclavo.org), un’associazione no-profit che vede come soci fondatori l’Università di Siena e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, insieme ad altre 10 istituzioni di ricerca da 7 paesi europei. L'Associazione è dedicata al sostegno della ricerca scientifica rivolta allo studio e alla scoperta di nuove tecnologie di immunizzazione ed allo sviluppo di vaccini anche per paesi a basso reddito.
L’Università di Siena nel progetto ADITEC contribuisce allo sviluppo di nuove strategie di immunizzazione e modelli matematici per lo studio tramite “systems biology” della risposta immunitaria ai vaccini. Il Laboratorio di Microbiologia e biotecnologie microbiche del dipartimento di Biotecnologie è coinvolto nello studio di nuovi vettori batterici per vaccini, nuove vie di immunizzazione e strategie di “prime-boost” oltre che nelle attività di formazione rivolte alla nuova generazione di ricercatori nel campo dell’immunologia e della vaccinologia. Un importante contributo è inoltre offerto dal Centro per lo Studio dei Sistemi Complessi (CSC), che si occupa dello sviluppo di modelli matematici e computazionali innovativi per la simulazione e l’identificazione della risposta del sistema immunitario ai vaccini.
Sul progetto Aditec
Ente finanziatore: VII Programma Quadro (FP7) della Comunità Europea per le attività di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione, Programma Cooperazione.
Coordinatore del Progetto: Rino Rappuoli, Sclavo Vaccines Association, Siena
Coordinatore Scientifico: Donata Medaglini, Università di Siena e Sclavo Vaccines Association
Data di inizio: 01/10/2011
Data di fine: 2017
Costo del progetto: €41 milioni
Finanziamento EC: €29.98 millioni
Partecipanti: 42 partners da 12 Paesi Europei e USA
Sito web: www.aditecproject.eu
FONTE. Ufficio stampa Università di Siena
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