Ricerca, un esempio virtuoso di collaborazione tra Regione Università e industria
15/06/17
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Presentato a Roma il caso virtuoso del Progetto Faber, che ha coinvolto Regione Toscana, Università di Firenze e Chiesi Farmaceutici
"Il miglior investimento è quello sui cervelli, che così non saranno più in fuga. Ci sentiamo spesso soffocati dalla burocrazia e lentezza decisionale, per cui il rapporto Università-industria trova molti ostacoli che ne rallentano il percorso e rendono difficili i progetti di partnership. Invece dobbiamo crederci. Una lungimirante politica pubblica può espandere la competitività industriale e tecnologica della nostra regione e del nostro Paese". Pierangelo Geppetti professore di farmacologia clinica e direttore del Dipartimento di scienze della salute dell'Università di Firenze parla così del rapporto tra istituzioni e industria riferendosi al Progetto Faber, che dal 2011 al 2014 ha visto collaborare Regione Toscana, Università di Firenze e Chiesi Farmaceutici, con un budget complessivo di 3.8 milioni.
Faber è stato presentato ieri, mercoledì 14 giugno in occasione del workshop sui rapporti Università-industria svoltosi a Roma, alla Camera dei Deputati, che ha visto la partecipazione dei presidenti delle Commissioni Affari sociali della Camera e Igiene e sanità del Senato. La collaborazione tra Chiesi e l’Università di Firenze è stato uno dei casi al centro dei lavori della giornata.
"Sono molto contenta che il Progetto Faber, nel quale la Regione Toscana ha investito 2.4 milioni di euro - è stato il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - sia stato scelto come esempio virtuoso della collaborazione tra pubblico e privato per il workshop in programma domani alla Camera dei Deputati. Un progetto che, oltre allo sviluppo di farmaci innovativi, ha consentito di moltiplicare posti di lavoro e prospettive di carriera e vita professionale per giovani laureati e dottorati toscani. Una formula, questa, senz'altro replicabile".
Il Progetto Faber (2011-2014) e le ricadute occupazionali. Nel 2011, Unifi e Chiesi Farmaceutici ottennero un finanziamento dalla Regione Toscana nell'ambito del Por Creo Fesr 2007-2013, per un progetto triennale avente lo scopo di identificare nuovi farmaci per la cura di importanti patologie respiratorie, della durata di 2 anni più 1 anno opzionale. Il Progetto Faber (Farmaci innovativi per Asma, Bronco pneumopatia cronica ostruttiva Ed altre malattie Respiratorie) ebbe un budget complessivo di 3.8 milioni di euro, di cui: 2.4 milioni investiti da Regione Toscana; 1.2 milioni investiti da Chiesi; 0.2 milioni investiti da Unifi sotto forma di ore di lavoro di personale qualificato. Gran parte del budget fu investito in capitale umano, con 10 ricercatori impiegati da Chiesi con contratto a progetto, durante i tre anni di svolgimento del progetto. Nello stesso periodo Unifi finanziò con il contribuito ricevuto 2 ricercatrici a tempo determinato, impiegando così un totale di 12 giovani ricercatori, di cui 9 donne.
I risultati ottenuti hanno finora contribuito al deposito di 4 brevetti da parte di Chiesi, e hanno consentito a nuovi farmaci di Chiesi di progredire verso le fasi cliniche di sviluppo. Inoltre sono stati pubblicati da ricercatori Unifi e Chiesi 6 studi scientifici, utilizzando questi risultati. Dopo la conclusione del Progetto Faber, 9 dei 10 giovani ricercatori reclutati hanno trovato un impiego a tempo indeterminato: 4 nella R&S di Chiesi; 2 nella R&S di altre aziende; 2 come docenti in Università privata; 1 nella ricerca clinica di una Contract Research Organization.
La collaborazione odierna. Dalla fine del Progetto Faber ad oggi, Chiesi e Unifi hanno consolidato e ampliato il loro rapporto di collaborazione scientifica nel campo delle patologie respiratorie, includendo malattie rare come fibrosi polmonare idiopatica, ipertensione polmonare arteriosa e sindrome da distress respiratorio nel neonato, oltre a quelle già considerate in precedenza. Unifi e Chiesi hanno appena rinnovato l'accordo per un laboratorio congiunto che consente di condividere spazi e strumenti per la ricerca, potendo contare anche sulla sede operativa di Chiesi in Toscana. Dalla fine del progetto Faber ad oggi Chiesi ha mantenuto pressoché invariato il suo investimento iniziale, avendo stipulato contratti di ricerca con Unifi e Aou Careggi, alcuni appena conclusi, altri in divenire, per un totale di circa 1.1 milioni di euro. Con questi fondi Unifi ha mantenuto e continua a sostenere con assegni e borse di ricerca 20 giovani ricercatori.
Un caso di scuola. Il Progetto Faber rappresenta un caso di scuola su come un investimento pubblico, in questa occasione da parte della Regione Toscana, di 2.4 milioni di euro (equivalente a uno stipendio di ricercatore, 60.000 euro per 40 anni, quindi un solo posto di lavoro a tempo indeterminato) abbia generato una ricaduta tale da produrre: 9 posizioni a tempo indeterminato; 20 posizioni a tempo determinato; 4 brevetti e molecole in sviluppo preclinico/clinico, con immaginabili ulteriori ricadute occupazionali.
Fonte: www.toscana-notizie.it, articolo di Lucia Zambelli
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