Una ricerca dell’Università di Pisa premiata dalla Glaxo
28/07/17
Il team di ricerca del professor Guido Bocci studierà una nuova possibile terapia antitumorale
filtra per Biotech&Pharma Medical Device ICT Nutraceutica Sanità
Il team di ricerca del professor Guido Bocci studierà una nuova possibile terapia antitumorale
Un nuovo riconoscimento per l’Università di Pisa nell’ambito della ricerca. Il progetto “Melanocortin receptor 4 (MC4R) as a novel therapeutic target in glioblastoma (GBM)” del professor Guido Bocci, associato di Farmacologia del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, si è aggiudicato la challenge Discovery Partnerships with Academia (DPAc) promossa dall’azienda farmaceutica Glaxo Smith Kline. Si tratta di un programma che mira a creare una partnership innovativa tra i ricercatori accademici e le ricerche effettuate in azienda.
Lo studio si pone l’obiettivo di esplorare, per la prima volta, la presenza di un particolare recettore (MC4R) nel gliobastoma, un tumore ad alto grado di malignità e a prognosi infausta. Tramite l’inibizione del recettore attraverso nuovi farmaci da soli o in combinazione chemio e radioterapia, potrebbe essere possibile trovare nuove valide opzioni farmacologiche da percorrere nei pazienti affetti da questo tipo di tumore che, ad oggi, hanno limitate opportunità terapeutiche.
La ricerca, coordinata dal professor Bocci, è il risultato del lavoro di un team formato dalla dottoressa Teresa Di Desidero e Paola Orlandi, con la collaborazione della dottoressa Francesca Vaglini (dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia), e del dottor Francesco Pasqualetti (U.O. Radioterapia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana). Inoltre, si avvarrà della preziosa collaborazione del professor Salvatore Guarini, della professoressa Daniela Giuliani e della dottoressa Alessandra Ottani dell'Università di Modena e Reggio Emilia, esperti internazionali della farmacologia del recettore MC4R.
La rivista scientifica Molecular Neurobiology ha recentemente pubblicato parte dei dati raccolti durante lo studio.
Fonte: Università degli Studi di Pisa
Foto: di repertorio
Lascia un commento