COVID-19: dopo l’annuncio dell’accordo tra Fondazione TLS e INMI Spallanzani, appello del Governatore Rossi al Ministro Speranza: "Siena riferimento nazionale per i vaccini anti-pandemici"
27/03/20
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La Toscana si conferma in prima linea grazie a un innovativo progetto di ricerca del vAMRes Lab di TLS dedicato allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro SARS-Cov-2
Forte il messaggio del Governatore della Toscana Enrico Rossi rivolto al Ministro della Salute Speranza, in seguito all’annuncio da parte di Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) e INMI Spallanzani che, in questi giorni di emergenza globale legata al diffondersi del Coronavirus, avviano un progetto di ricerca per lo sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta all’infezione da SARS-CoV-2, con l’intento di utilizzarli a scopo profilattico/terapeutico e come esca molecolare per la ricerca di antigeni per lo sviluppo di vaccini.
"La Regione Toscana era a conoscenza e rilancia volentieri la notizia del progetto tra la Fondazione Toscana Life Sciences di Siena e l’Istituto Spallanzani di Roma per la clonazione di anticorpi monoclonali da pazienti convalescenti, al fine di sviluppare trattamenti terapeutici contro il Covid-19 ed un futuro vaccino". Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
La Regione ha condiviso poi la riflessione del presidente di Toscana Life Science, Fabrizio Landi, circa la necessità più generale di identificare un centro dedicato alla sicurezza nazionale in grado di sviluppare e produrre sistemi rapidi di prevenzione e terapia per malattie potenzialmente pandemiche. A questa considerazione il presidente Rossi aggiunge un appello al ministro della salute Speranza affinché consideri proprio Siena come “il polo di riferimento nazionale per i sistemi di prevenzione e vaccini anti-pandemici in quanto ecosistema già integrato e caratterizzato da elevate competenze universitarie, qualità dell’azienda ospedaliera locale, capacità di trasferimento tecnologico garantite da Toscana Life Sciences, nonché per la presenza di imprese multinazionali, PMI, startup e spin-off dinamiche ed innovative”.
La collaborazione con l’Ospedale Spallanzani INMI (Istituto Nazionale Malattie Infettive) di Roma con il quale la Fondazione ha recentemente siglato un accordo quadro biennale volto allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani che possano offrire una risposta rapida a malattie infettive emergenti offre il prezioso contributo dell’Istituto derivante dalla possibilità di accedere a informazioni e analisi dei pazienti con infezione COVID-19 e dalla capacità di isolare, coltivare e caratterizzare l’agente patogeno.
“Sin dalle prime settimane dell’epidemia, lo Spallanzani è stato in prima linea nell’attività di contrasto al COVID-19 – così il direttore scientifico dell’Istituto, Giuseppe Ippolito – Il nostro laboratorio di virologia è stato tra i primi al mondo ad isolare il virus, ha sviluppato in house test diagnostici in grado di rilevare la presenza del virus ben prima che fossero disponibili test commerciali, partecipa ai trial clinici nazionali ed internazionali per la sperimentazione di protocolli di cura. L’accordo con Toscana Life Sciences costituisce in questo senso un passo ulteriore, permettendoci di unire la consolidata esperienza dell’Istituto nel campo dei virus emergenti con la capacità di Toscana Life Sciences di sviluppare anticorpi monoclonali da utilizzare anche contro infezioni virali. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: fare ricerca traslazionale, in grado di produrre risultati utilizzabili a breve termine nell’attività di cura.”
Il laboratorio vAMRes (Vaccines as a remedy against Anti-Microbial Resistance) di Fondazione TLS è nato a fine 2018 grazie a un ERC Advanced Grant di 2,5 milioni di euro per un progetto di ricerca sull’antibiotico-resistenza (batteri Neisseria gonorrhoeae, Klebsiella pneumoniae) e, per questo motivo, ha già implementato la metodica di identificazione di anticorpi monoclonali che possono essere testati in saggi in vitro sia contro le specie batteriche sia contro quelle virali. vAMRes Lab è cresciuto in poco tempo grazie anche a un finanziamento del Wellcome Trust di oltre 4 milioni di euro per un progetto specifico sul batterio Shigella e, in seguito all’outbreak di COVID-19, ha aggiunto una linea di ricerca dedicata al Coronavirus SARS-CoV-2 nell’ambito del Progetto C.Re.Me.P. (Centro Regionale per la Medicina di Precisione) finanziato dalla Regione Toscana.
“Gli anticorpi monoclonali umani sono prodotti sicuri, già ampiamente impiegati in terapia tumorale e approvati da tutte le agenzie regolatorie. Recentemente sono stati usati anche per malattie infettive e nel caso dell’infezione da Ebola hanno rappresentato la prima e unica soluzione per terapia e prevenzione - spiega Claudia Sala, ERC Senior Scientist vAMRes Lab, Fondazione Toscana Life Sciences – Inoltre, gli anticorpi monoclonali hanno tempi di sviluppo più rapidi rispetto ai vaccini o ad altri farmaci antivirali e noi riteniamo che tali tempi si riducano ulteriormente trattandosi di virus, entità biologica molto piccola e meno complessa rispetto ai batteri”.
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