Il MIT4LS verso il 2021: startup bootcamp e matchmaking
27/05/20
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In attesa dell’evento, atteso per la primavera 2021, tante novità e opportunità per le startup. Intervista a Francesco Mazzini.
Il Meet in Italy 4 Life Sciences – MIT4LS rappresenta sempre più un appuntamento immancabile per numerose realtà nazionali e internazionali del settore delle Life Sciences. L’emergenza in corso ha portato molti enti, aziende e istituzioni a rivedere non solo i calendari ma anche le modalità con cui portare avanti l’offerta di eventi e aggiornamenti di settore, ed anche l’organizzazione del MIT4LS ha dovuto misurarsi con le difficoltà del momento per ripensare se stesso e fornire ai principali interlocutori un’opportunità ben organizzata e potenziata. Ne parliamo con Francesco Mazzini, membro del Comitato Organizzatore del MIT4LS sin dalla sua prima edizione a Firenze.
1.L’emergenza è ancora in atto, seppure in costante calo, e molte previsioni dicono che non ci abbandonerà molto presto. Come si è adattato il MIT4LS a questa nuova situazione?
Da quando l’emergenza è iniziata, il Comitato Organizzatore ha continuato a lavorare all’evento, che era previsto a metà ottobre 2020, monitorando costantemente l’evoluzione della situazione. Considerate le forti incertezze ancora presenti sull’autunno, gli organizzatori hanno convenuto di riprogrammare l’evento per la primavera 2021, pur mantenendo alcune attività nel 2020. Sono già in valutazione alcune date tra fine aprile e maggio 2021 da parte del coordinatore, Liguria Digitale, mentre la sede dell’evento rimane Genova.
2.Dall’on-site all’on-line: ormai in tempo di COVID molti si stanno attrezzando con eventi virtuali e webinar. Il MIT ha fatto una scelta diversa, ibrida. Ce la puoi spiegare?
Personalmente seguo con molto interesse l’andamento degli eventi che si sono “virtualizzati” in toto piuttosto che rimandare tutto. Le piattaforme di gestione di eventi e matchmaking si sono velocemente adattate al nuovo scenario, mettendo a punto in breve tempo strumenti per webinar e incontri virtuali, e diversi eventi hanno ottenuto risultati ben oltre le più rosee aspettative. A questo riguardo, c’è molta curiosità nel vedere come andrà il BIO Digital ai primi di giugno, che, essendo il più grande evento di partnering del nostro settore, rappresenta un test di riferimento.
Penso che ci sia stata una forte accelerazione di quello che era già stato tracciato come il futuro della convegnistica ma, per quanto questa emergenza ci abbia abituati alla virtualizzazione, incontrarsi fisicamente ha ancora un suo perché. Abbiamo quindi preferito spostare il MIT4LS a primavera 2021, quando, incrociando le dita, dovremmo poter condurre l’evento come sempre. Avendo aspettato ad avviare la piattaforma incontri e la promozione, l’impatto è minimo dal punto di vista organizzativo.
Tuttavia, per supportare le startup in un periodo particolarmente difficile, abbiamo deciso di mantenere il bootcamp a fine ottobre 2020 e di sperimentare nuove possibilità per il matching nel periodo che ci separa dall’evento nel 2021.
3.Più nello specifico, quali le strategie per matching e bootcamp?
Per il matching abbiamo intenzione di aprire la piattaforma di incontri appena possibile, verosimilmente entro fine giugno, utilizzando l’opzione “permanent meetings” fino a qualche mese prima dell’evento del 2021. Con questa modalità, attraverso il sistema di video call della piattaforma i partecipanti potranno effettuare incontri virtuali con gli altri utenti registrati quando vogliono per tutto il periodo previsto. E’ un’ulteriore opportunità per esplorare possibilità di collaborazione e di business, sempre aperta, che mettiamo a disposizione pensando ai partecipanti non solo nell’ottica dell’evento, ma come ad una comunità permanente attorno al Meet in Italy.
Per quanto riguarda le startup, quest’anno abbiamo organizzato il MIT4LS StartUp Bootcamp 2020 – MIT4LS SUB2020, tornando ad una gestione diretta. Si tratta di un bootcamp con un percorso di coaching in remoto, che si terrà da fine agosto all’ultima settimana di ottobre, con esperti affermati del settore. Il 30 ottobre poi si terrà l’Atlantis Pitching Arena, l’evento finale in cui le startup selezionate presenteranno le loro realtà di fronte agli investitori.
Le candidature, per le quali c’è tempo fino all'8 luglio ore 17.00, saranno esaminate dai numerosi operatori del settore, sia investitori che esperti di startup e di innovazione, che hanno aderito da subito all’iniziativa e che, con la loro consolidata esperienza, garantiscono un elevato spessore al Comitato di valutazione.
4.In un momento in cui l’emergenza sta mettendo a dura prova l’ecosistema startup, qual è il supporto del MIT4LS per loro?
In tutto il mondo le startup sono messe sotto elevata pressione, come l’intero sistema economico del resto, ma avendo in aggiunta ridottissimi margini di manovra, per la loro intrinseca natura di startup. Il nostro governo ha recentemente varato un pacchetto di misure importanti previste a supporto: è un buon inizio, vedremo a regime.
Nel nostro piccolo, la decisione di andare avanti con il bootcamp a ottobre, nonostante lo spostamento di MIT4LS al 2021, è stata presa proprio pensando alle startup. Rimandare anche il bootcamp avrebbe significato per loro rimandare una possibilità di agganciare investimenti, mai così importante come in questo momento. A questo riguardo, SUB2020 ha ottenuto il supporto di tutti i principali soggetti di investimento italiani del settore e di alcuni europei e stiamo continuando a lavorare per coinvolgerne altri. Anche ICE, con il quale abbiamo un rapporto storico, ci aiuterà mobilitando la propria rete a livello europeo ed extra-europeo.
Avremo anche un premio speciale, offerto da Zcube-OpenZone, destinato alla start-up con la migliore soluzione nelle aree di interesse di ZCube (digital health, diagnostica e gestione dei pazienti nelle fasi di prevenzione, predizione e gestione post-acuto per le patologie neurodegenerative e respiratorie).
5.Quali altri novità troveremo nella settima edizione del Meet in Italy for Life Sciences, nel 2021?
Oltre ovviamente allo spostamento temporale e a quanto detto su matchmaking e bootcamp, daremo la possibilità ai partecipanti di promuovere la propria realtà attraverso presentazioni brevi, 10-15 minuti, e avremo a disposizione un’area importante per gli spazi espositivi, un elemento che già la scorsa edizione aveva ottenuto ottimi riscontri se si pensa che siamo riusciti a malapena a soddisfare tutte le richieste. Ci saranno inoltre dei seminari tematici d’apertura per ogni giornata, con relatori di rilievo, e, come di consueto, i workshop e la conferenza internazionale. Non è esclusa un’ulteriore iniziativa per le startup, ma valuteremo alla fine del SUB2020.
6.Come vedi l’evento nei prossimi anni, quale evoluzione immagini?
Questa edizione “lunga” penso ci darà alcune risposte su come può evolvere Meet in Italy. Pur nelle difficoltà che conosciamo tutti, avremo più tempo per organizzare l’evento, coinvolgere maggiormente sponsor e altri stakeholders del settore che possono portare valore e aumentare le possibilità di networking, come ad esempio le associazioni dei medici, le cliniche ospedaliere. Avremo più tempo per promuovere le iniziative e strumenti per dare operatività da subito alle imprese e organizzazioni interessate, con la piattaforma incontri sempre aperta. In sostanza avremo più tempo per far fare a questo evento un salto dimensionale che consenta di avere un impatto sostanziale e continuativo per tutti i partecipanti.
In uno scenario come questo, personalmente ritengo che la naturale evoluzione del Meet in Italy for Life Sciences sia diventare una piattaforma di networking permanente, online, con iniziative di approfondimento e disseminazione, webinar e seminari dal vivo, e con un evento fisico annuale in cui la community della piattaforma si ritrova, discute, finalizza accordi e scopre nuove relazioni. Non è impossibile, tutti gli operatori del settore più importati sono già coinvolti (e voglio ricordare è uno dei risultati di MIT4LS, tutt’altro che scontato); ci sarà da lavorare ancora di più e con maggiore efficacia per il coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
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