Costruire un ponte tra il mondo della formazione e quello delle imprese. È con questo obiettivo che la Fondazione Vita – ITS (Istituto Tecnologico Superiore) per le Nuove Tecnologie della Vita, in collaborazione con il Distretto Toscano Scienze della Vita, ha lanciato la decima edizione dell’Analisi dei Fabbisogni formativi delle aziende del settore life sciences in Toscana. La survey, composta da 15 domande, nasce per raccogliere informazioni e dati utili a fotografare i fabbisogni formativi specifici delle aziende che operano nel campo della chimica e delle scienze della vita, e costruire percorsi formativi altamente professionalizzanti capaci di rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle esigenze del mercato del lavoro. Ne parliamo con Stefano Chiellini, direttore della Fondazione VITA.
Direttore Chiellini, quest’anno si celebrano i 10 anni della Fondazione Vita, e con essi anche i 10 anni dell’Analisi dei Fabbisogni. Quanto è importante questa survey per il vostro ITS?
L’Analisi dei Fabbisogni è fondamentale per il nostro ITS, perché rappresenta la base su cui costruiamo l’intera offerta formativa. Ogni decisione, dalla progettazione dei corsi alla scelta delle tecnologie con cui integriamo i nostri piani didattici, viene presa ascoltando direttamente la voce, e quindi le esigenze, delle aziende del territorio. Questo ci permette di rispondere in maniera puntuale ed efficace alle loro richieste, formando figure professionali in linea con le esigenze e garantendo quindi ai nostri studenti maggiori e migliori opportunità di inserimento lavorativo. È una fase cruciale del nostro lavoro, che ci consente di mantenere vivo e produttivo il dialogo con le realtà aziendali.
E quanto è importante, invece, per le aziende?
La survey è altrettanto importante per le aziende, poiché offre loro l'opportunità di collaborare attivamente ai piani didattici delle future figure professionali, specificando nel dettaglio le competenze che i nostri studenti svilupperanno durante il biennio. Partecipando alla survey, le aziende possono esprimere le loro necessità e far sì che l'offerta formativa dell'ITS VITA si allinei con le competenze che cercano. In questo modo, si riduce il gap tra la formazione teorica e le reali esigenze del mercato del lavoro, permettendo alle imprese di disporre di professionisti preparati e pronti ad affrontare le sfide del settore. Le aziende, inoltre, avranno l'opportunità di entrare in contatto con gli studenti già attraverso gli stage, in modo da saggiare sul campo le competenze acquisite dagli studenti ITS, risparmiando tempo e risorse nella selezione del personale.
In che modo raccogliete i dati per la survey, e come garantite che le informazioni siano rappresentative delle reali necessità del mercato del lavoro?
Raccogliamo i dati tramite un form online che inviamo ogni anno a oltre 150 aziende del territorio toscano. Questo strumento è stato progettato per essere semplice e intuitivo e consentire alle imprese di fornire le informazioni in modo rapido e preciso. Per garantire che le informazioni raccolte siano rappresentative delle reali necessità del mercato del lavoro, ci assicuriamo di coinvolgere un ampio numero di aziende, coprendo diversi settori e dimensioni. Inoltre, abbiamo una rete consolidata di contatti diretti con le imprese, che ci permette di integrare i dati della survey con feedback più dettagliati attraverso incontri e colloqui con le aziende. In questo modo, possiamo raccogliere dati capaci di rappresentare al meglio le esigenze delle aziende e di utilizzare queste informazioni per orientare i piani formativi. Il sondaggio online richiede meno di 10 minuti, e c’è tempo fino al prossimo 31 gennaio per rispondere.
Quali sono i principali settori o ambiti in cui le aziende richiedono formazione più specializzata?
Attualmente, l’ambito in cui le aziende richiedono formazione più specializzata è quello del sistema di qualità. È un settore sempre più cruciale nelle life sciences, che riguarda non solo la produzione, ma anche il controllo e il miglioramento continuo dei processi. Quest’anno, ad esempio, abbiamo attivato due corsi specifici sulla qualità nelle province di Siena e Pisa, in risposta alla maggiore richiesta registrata dall'Analisi dei Fabbisogni del 2024. Le imprese di queste aree hanno evidenziato la necessità di formare professionisti in grado di gestire in modo sempre più efficace il sistema di gestione di qualità, un aspetto fondamentale per mantenere standard elevati, competitività sul mercato e per ottemperare a requisiti di legge previsti. Questo è solo uno degli esempi di come le informazioni raccolte dalla survey ci permettano di adattare concretamente l'offerta formativa del nostro ITS alle richieste delle aziende.
Qual è il ruolo delle aziende nel supportare l’attuazione della formazione, oltre alla semplice partecipazione alla survey?
Le aziende giocano un ruolo fondamentale anche sul piano formativo, perché non solo partecipando alla survey, ma offrono il loro indispensabile contributo sul piano della didattica. Molti dei nostri docenti, infatti, arrivano dal mondo delle imprese e portano in aula la loro esperienza sul campo, garantendo un legame concreto tra teoria e pratica. Inoltre, un altro aspetto cruciale del nostro modello formativo è l'attivazione dei percorsi di stage nelle principali aziende del settore, che coprono circa 800 ore su un totale di 1800 ore dei singoli corsi. Questi stage offrono agli studenti la possibilità di confrontarsi direttamente con le realtà aziendali, applicando ciò che hanno appreso in aula direttamente all’interno di un contesto lavorativo. In questo modo, le aziende non solo contribuiscono alla formazione, ma diventano veri e propri partner strategici, supportando la crescita professionale degli studenti e garantendo che le competenze sviluppate durante il biennio siano spendibili in azienda. Un circolo virtuoso che avvicina sempre di più domanda e offerta di lavoro, garantendo alle realtà imprenditoriali di avere a disposizione personale adeguatamente formato per rispondere alle sfide che un settore altamente innovativo e strategico, come quello delle scienze della vita, ci impone.
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