La Commissione Europea ha da sempre riconosciuto alla politica regionale un ruolo chiave per tradurre le priorità individuate a livello comunitario in azioni pratiche nei singoli territori. Anche le azioni d’interesse sanitario possono contribuire all'attuazione di tali obiettivi, sviluppando soluzioni innovative per migliorare la qualità, l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari, anche attraverso la ricerca nelle scienze della vita, le partnership e lo sviluppo progettuale a livello europeo, ponendo l’accento sul capitale umano, sulle eccellenze, e sullo scambio di buone pratiche.
Iniziative quali il “Programma pluriennale d’azione per la salute” o il Programma Quadro “Horizon 2020”, prefiggendosi di agire da collante tra gli strumenti di attuazione e sostegno alle politiche di ricerca, innovazione, istruzione, e coesione dell’UE, costituiscono opportunità alle quali il nostro sistema regionale dovrà presentarsi preparato; intercettarle rappresenta l’azione cardine attorno alla quale sviluppare politiche inclusive di organizzazione e accompagnamento dei soggetti che possono contribuire all’elaborazione di progetti competitivi.
La Giunta Regionale ha già sviluppato priorità per il 2014-2020 in linea col Position Paper elaborato dalla Commissione che invita l’Italia a sviluppare integrazione e complementarietà tra le risorse “a gestione diretta” della Commissione e gli altri strumenti dell’UE implementati a livello nazionale e regionale.
La Regione Toscana è impegnata con il proprio Ufficio di Bruxelles a sviluppare una rete di servizi e connessioni, per proporsi coesi e competitivi a livello europeo, anche avvalendosi delle piattaforme sviluppate proprio in questo senso.
Un primo passo nella giusta direzione è il recente mandato a Sviluppo Toscana di costituire un sostegno mirato di assistenza tecnica, accompagnamento e preparazione delle proposte progettuali, al fine di aumentare così il loro tasso di successo.
Un’altra piattaforma messa in campo è rappresentata dai DIPINT, su cui si è rilanciato per valorizzare la profonda connessione tra formazione, ricerca e assistenza, verso l'integrazione fra Atenei e Sistema Sanitario in una logica di complementarietà. Le attività che qui vengono offerte a supporto della gestione dei progetti in ambito di ricerca europea ed internazionale rappresentano un hub utile per coordinare operativamente le proposte presentate.
La Regione, poi, sta sempre più dedicando attenzione alla valorizzazione dei risultati della ricerca ed al raccordo con il mondo imprenditoriale e produttivo, rafforzando le sinergie tra università, enti di ricerca ed imprese; uno stimolo in più nella direzione individuata dalla UE. In quest’ottica, ad esempio, è stato costituito l’Ufficio per la Valorizzazione della Ricerca Biomedica e Farmaceutica (UVaR) per allineare il sistema della ricerca clinica e dell’assistenza sanitaria alle migliori pratiche internazionali in fatto trasferimento tecnologico.
Infine, tra gli strumenti regionali dedicati, il Distretto di Scienze della Vita è inteso proprio per massimizzare le opportunità di partnership e collaborazione tra i vari attori dell’innovazione. A tale scopo sono state delineate strategie volte a favorire l’integrazione e la cross-fertilization tra le imprese e la rete delle eccellenze presenti nel sistema della ricerca, nonché a sostenere e valorizzare il sistema di raccordo dei parchi scientifici-tecnologici, degli incubatori di impresa, e dei servizi per il trasferimento tecnologico.
Ricerca e innovazione in sanità possono contare su di un sistema di piattaforme che massimizzano le risorse disponibili aumentando la loro competitività nell’arena europea.
Alberto Zanobini
Dirigente Settore Ricerca, Innovazione, Risorse Umane, DG Salute Regione Toscana
L’intervento è stato pubblicato sul nuovo numero del Sole 24 Ore Sanità Toscana
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