Una chiave di interpretazione delle variazioni del Dna per scoprire e prevenire la possibilità di tumori ereditari. E’ questo il risultato dello studio internazionale pubblicato sulle pagine di Nature Genetics, guidato da Maurizio Genuardi, professore di Genetica medica presso il Dipartimento di Scienze biomediche, sperimentali e cliniche dell’Università di Firenze. Ed è proprio il capoluogo toscano la base del team di ricerca, il cui progetto è stato promosso dall’Istituto toscano tumori e finanziato dalla Regione e dalla Fondazione FiorGen.
La squadra di Genuardi è composta da quaranta studiosi e sessanta collaboratori provenienti da quasi trenta paesi del mondo. La ricerca è nata con lo scopo di migliorare l'impiego dei test genetici per identificare i pazienti affetti da sindrome di Lynch, la più frequente forma ereditaria di tumori del colon. I ricercatori però ritengono però che con i dovuti adattamenti, che il loro modello potrà essere trasferito anche ad altre malattie genetiche. Uno dei principali obiettivi è quello di individuare, in famiglie in cui è presente una presunta malattia genetica, le persone sane che sono a rischio di ammalarsi, per mettere in atto le opportune misure preventive.
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