Smart&Start Italia: modifiche agli incentivi a sostegno delle startup
23/02/18
È stata pubblicata la nuova circolare su Smart&Start Italia, la misura gestita da Invitalia.
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È stata pubblicata la nuova circolare su Smart&Start Italia, la misura gestita da Invitalia.
Le modifiche. In modo particolare le novità più importanti riguardano: i termini procedurali, che saranno più adeguati per ridurre i tempi per l’accesso alle agevolazioni, le indicazioni sulle nuove categorie di spesa relative al marketing e al web marketing, la modalità per la nuova metodologia di rendicontazione delle spese d'investimento e dei costi di esercizio attraverso fatture non quietanzate. Novità previste anche sul fronte degli oneri per le imprese beneficiarie e i relativi obblighi previsti dalle disposizioni come da Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FERS.
Smart&Start Italia. Vediamo, in sintesi, cosa prevede questa misura di agevolazione rivolta alle startup innovative. Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo istituito dal Ministero dello sviluppo economico al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Programmi ammissibili. Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche: significativo contenuto tecnologico e innovativo; sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale; valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
Cosa finanzia
Lo strumento Smart&Start Italia finanzia progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e sostenere costi di gestione aziendale.
Le spese di investimento agevolabili, sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, riguardano:
impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica;
componenti hardware e software;
brevetti, marchi e licenze;
certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi;
investimenti in marketing e web marketing.
I costi di gestione agevolabili, sostenuti nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento, riguardano:
interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa;
quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici;
canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature;
costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori aventi i requisiti indicati all’art. 25, comma 2, del decreto-legge n. 179/2012;
licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
licenze relative all’utilizzo di software;
servizi di incubazione e di accelerazione di impresa.
Per approfondire:
Ministero dello Sviluppo Economico
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