Accordo a stelle e strisce per l'Ateneo di Pisa
11/04/18
Partnership con Stanford University. L'Ateneo pisano entra nella rete di ricerca 'SPARK Global'
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Partnership con Stanford University. L'Ateneo pisano entra nella rete di ricerca 'SPARK Global'
L'Ateneo di Pisa, unico in Italia e tra i primissimi in Europa, diventa partner della Stanford University, l'istituzione con sede a Palo Alto in California che è ai vertici mondiali nel campo della ricerca e che attualmente vanta ben 19 Premi Nobel tra i suoi membri. Grazie a un'intesa bilaterale, infatti, l'Università di Pisa ha aderito alla rete internazionale "SPARK Global", che riunisce prestigiosi centri di ricerca traslazionale nei settori medico-farmaceutici. La collaborazione è stata presentata ieri, martedì 10 aprile, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Paolo Mancarella, dalla professoressa Daria Mochly Rosen dell’Università di Stanford, presidente della rete globale "SPARK" e ideatrice dell’iniziativa, e dal professor Corrado Priami, docente di Informatica e referente dell'iniziativa per l'Ateneo pisano.
Obiettivo primario dell'accordo tra l'Università di Pisa e quella di Stanford è quello di promuovere reciproche collaborazioni di ricerca e formazione multidisciplinari e internazionali, individuando supporti e finanziamenti per sviluppare progetti congiunti sia negli Stati Uniti che in Italia. In particolare, si punta a promuovere la ricerca traslazione e l’innovazione per lo sviluppo di farmaci e metodologie diagnostiche per la medicina personalizzata, anche attraverso l’organizzazione di simposi e workshop formativi. Il nodo pisano del progetto "SPARK Global" sarà inizialmente attivato presso il Dipartimento di Informatica, che metterà a disposizione le sue competenze computazionali per potenziare questi aspetti, attualmente carenti, nella rete internazionale.
"SPARK Global", a cui aderiscono 54 centri accademici all’avanguardia nel mondo quali quelli di Stanford, Tokyo, Israele e Finlandia, è un'iniziativa no profit nata per migliorare la salute umana facendo incontrare esperti accademici e leader industriali, al fine di generare un percorso efficiente ed efficace capace di valorizzare e rendere concreti i risultati della ricerca.
“La collaborazione con la prestigiosa Università di Stanford – ha detto il rettore Paolo Mancarella – si aggiunge a quella già esistente da alcuni anni con il MIT di Boston per la realizzazione di progetti di ricerca comuni. L’Ateneo di Pisa è, in particolare nel settore computazionale, un riconosciuto centro di avanguardia internazionale e quindi la rete ‘SPARK Global' beneficerà di un supporto informatico adeguato per lo sviluppo delle ricerche in campo farmaceutico e bio-medico. Mi auguro che questo accordo possa servire per avvicinare le due Università anche mediante lo scambio di studenti di dottorato impegnati nei progetti oggetto dell’accordo. Essere, unica realtà italiana, nel novero di questi prestigiosissimi atenei e centri di ricerca è motivo di orgoglio e, al contempo, riconoscimento della qualità del nostro lavoro. Mi piace pensare che il lavoro di squadra divida i compiti e moltiplichi le possibilità di successo. Un’idea che ben si adatta agli scopi di questa rete e a cui, sono certo, i nostri scienziati sapranno dare un contributo decisivo".
Il professor Corrado Priami ha ricordato che “l’accordo appena stipulato è certamente un’opportunità per valorizzare il trasferimento tecnologico delle ricerche più avanzate in campo bio-medico e farmacologico portate avanti dall’Ateneo e per far comprendere come il supporto computazionale in questi settori sia ormai una risorsa imprescindibile. 'SPARK Global' servirà anche a diffondere maggiormente le pratiche computazionali all’interno dell’Ateneo e a creare una cultura dell’informatica applicata ad altre discipline di cui beneficerà la nostra comunità della ricerca nel suo complesso”.
"La forza dell’Università di Pisa - ha concluso infine la professoressa Daria Mochly-Rosen - sta in una Scuola di Medicina e di Farmacia di eccellenza combinata con delle abilità uniche in computer science e nell’analisi dei Big Data. Con il metodo SPARK, sono fiduciosa che queste capacità si potranno tradurre in importanti innovazioni e nuovi benefici per i trattamenti dei pazienti. Non vedo l’ora di seguire i progressi di SPARK Pisa all’interno della comunità di SPARK Global”.
Fonte: Università di Pisa
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