In Italia, e soprattutto nel distretto toscano, il settore delle Scienze della Vita sta conoscendo uno sviluppo importante, grazie all’eccellenza della nostra ricerca scientifica e alla presenza di un tessuto di imprese che, con il loro valore industriale, dimostrano di essere interlocutori importanti per le Istituzioni e i cittadini. La farmaceutica ha un ruolo cruciale in questo sviluppo.
Le 290 imprese del farmaco in Italia producono un fatturato di 31,2 miliardi di € e contano un totale di 65.000 addetti (senza considerare l’indotto). La Toscana, al quarto posto in Italia come polo hi-tech, partecipa a questo grande successo con circa 7.000 addetti diretti, ai quali si aggiungono i 4.300 dell’indotto.
Risultati resi possibili dalla scelta di imprenditori e manager, italiani ed esteri, di investire nel Paese facendo leva sui nostri punti di forza. È il caso di Eli Lilly che festeggia 60 anni di presenza in Italia e continua a investire nel territorio toscano. Tra il 2018 e il 2019 sono stati “scommessi” 65 milioni di euro sullo stabilimento di Sesto Fiorentino per la realizzazione di una nuova linea produttiva.
“Un terzo del fabbisogno di insulina nel mondo viene prodotto dallo stabilimento della Lilly di Sesto Fiorentino. Basti questo dato per comprendere la rilevanza per la Toscana di un'azienda farmaceutica tra le più importanti a livello globale. – ha affermato il presidente della regione Regione Enrico Rossi in occasione della celebrazione di questa ricorrenza -Sono inoltre circa 700 i lavoratori della Lilly in Toscana, un'ottima presenza anche per i livelli occupazionali che garantisce, senza peraltro tener conto dell'indotto”
"Lilly ha evidentemente trovato un contesto e condizioni favorevoli alle proprie necessità", ha continuato Rossi. "I farmaci prodotti hanno costante bisogno di ricerca avanzata e di investimenti tecnologici di altissimo livello dalle ovvie ricadute sul nostro territorio". Il presidente si è poi concentrato sull'ultimo accordo di programma siglato tra l'azienda e la Regione Toscana e che quest'ultima finanzia con 10 milioni sui 17,6 complessivi, che "consentirà alla Lilly, anche nei prossimi anni, di potersi sviluppare grazie al trasferimento del Liceo scientifico Enriques Agnoletti che confina con lo stabilimento”.
Un accordo che oltre la Regione vede protagoniste la Città Metropolitana di Firenze, i Comuni di Sesto e Campi Bisenzio, e l'Università di Firenze. La Regione Toscana ha finanziato 10 mln dei 17,6 mln di investimenti creando un sistema di 6 nuovi dipendenti per ogni posto di lavoro creato nell’impresa farmaceutica.
A rafforzare quanto affermato da Enrico Rossi sull’importanza di “fare sistema” interviene anche Concetto Vasta, direttore Public Affairs dell’azienda, con un riferimento al dialogo tra industria del farmaco e governo: “Crediamo molto nel dialogo, abbiamo bisogno di un Paese che ‘faccia sistema’. In questi dieci anni abbiamo intrapreso un cammino di investimenti in Italia. La parte industriale c’è e anche le istituzioni devono dare un segnale. Siamo convinti che ci siano ancora tutte le condizioni per continuare a investire qui”.
Lascia un commento