Creato un idrogel per ripristinare cartilagine del ginocchio danneggiata
04/03/21
Lo studio è frutto della collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e l’Istituto Ortopedico Rizzoli
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Lo studio è frutto della collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e l’Istituto Ortopedico Rizzoli
Dalla collaborazione scientifica tra l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna e l'Istituto Ortopedico Rizzoli, è stato creato un idrogel a doppio strato che imita le caratteristiche della cartilagine articolare e consente di ripristinarne le proprietà naturali nelle zone in cui il tessuto è degenerato. La scoperta, presentata in uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Advanced Healthcare Materials, nasce con l'obiettivo di definire una possibile strategia di intervento per la risoluzione di problemi articolari che riguardano il ginocchio, tramite l'uso di un materiale funzionale al recupero delle proprietà meccaniche e lubrificanti della cartilagine articolare danneggiate a seguito di traumi o di osteoartrite. Lo studio fa parte dell’attività di ricerca condotta all’interno del progetto europeo H2020 ADMAIORA (ADvanced nanocomposite MAterIals for in situ treatment and ultRAsound-mediaiated management of osteoarthritis) è un progetto di ricerca finanziato nell'ambito del programma quadro dell'UE Horizon 2020 (Call: H2020-NMBP-TR-IND-2018, Research and Innovation action), coordinato da Prof. Leonardo Ricotti presso la Scuola Superiore Sant'Anna (Pisa, Italia).
L’idea dei ricercatori è quella di iniettare sequenzialmente i due idrogel con tecniche chirurgiche mini-invasive, come può essere ad esempio l’artroscopia. Un’altra strada praticabile è quella di comporre gli idrogel “esternamente” e impiantarli chirurgicamente, andando esattamente a sostituire la zona di tessuto danneggiata. Attualmente, grazie al supporto dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, sono stati compiuti due test di validazione molto importanti: l’analisi della citotossicità dei materiali con le principali cellule della cartilagine, i condrociti; e la validazione delle proprietà del materiale tramite l’uso di un simulatore di ginocchio in grado di simulare l’attività quotidiana di una persona. I test finora effettuati hanno dato esito positivo. Ulteriori test pre-clinici dovranno comunque essere effettuati prima di poter effettivamente considerare una possibile validazione del materiale a livello di studio clinico.
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