E’ stato questo il filo conduttore dell’evento Meet the Life Sciences che si è tenuto mercoledì 25 giugno, presso la Certosa di Pontignano, a Castelnuovo Berardenga, Siena.
L’evento, introdotto e coordinato da Andrea Frosini, della Fondazione Toscana Life Sciences, è stato aperto dall’intervento di Alberto Zanobini della Regione Toscana. “I sistemi sanitari pubblici - ha detto Zanobini - devono raccogliere la sfida dell’investimento in ricerca applicata, anche come volano per il rilancio di uno spirito imprenditoriale. Investire in ricerca, e in ricerca nelle scienze della vita in particolare, è un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico di un Paese come il nostro, costituito da piccole e medie imprese. La collaborazione con i centri di ricerca pubblici può colmare, inoltre, il gap con i volumi di investimento in ricerca tipici delle grandi imprese. La Regione, anche attraverso il Distretto toscano Scienze della Vita, è impegnata a dare impulso e sostegno a questo percorso di collaborazione tra pubblico e privato”.
Ospite d’onore dell’evento è stato Hiroaki Suga, socio e tra i fondatori di PeptiDream, che ha raccontato come è riuscito a sviluppare un business molto remunerativo da un’innovativa tecnologia basata su peptidi “non-standard”. “Poter trasformare un’invenzione in un’innovazione - ha sottolineato Suga - è stata la molla che mi ha portato a creare PeptiDream”. Un’azienda, quella giapponese, nata con poche risorse e giunta oggi ad essere quotata in borsa. “Il mercato mondiale dei peptidi macrociclici di sintesi è stato valutato, al 2011, in oltre 14 miliardi di dollari ed è destinato a crescere nel 2018 fino a quasi 26 miliardi di dollari. Dobbiamo continuare ad innovare - ha concluso Suga - se vogliamo mantenerci vitali e competitivi”.
Dopo il “caso” giapponese sono state alcune aziende del Distretto toscano a presentare le proprie esperienze. Emanuele Montomoli, CSO di VisMederi, ha presentato l’azienda senese, nata nel 2009, specializzata nei servizi avanzati alla ricerca clinica. Un’impresa che sta crescendo e che oggi lavora per grandi aziende internazionali grazie alle qualità e alla professionalità dei servizi e dei ricercatori che compongono il gruppo di lavoro, puntando molto sul valore espresso dal capitale umano.
Da Siena a Pisa, Giuliano Gorini, ha presentato Era Endoscopy, la spin off della Scuola Sant’Anna di cui è amministratore delegato. Era Endoscopy opera nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di dispositivi medicali dalle eccellenti performance in termini di sicurezza e assenza di dolore. Gorini, nel corso del suo intervento, ha presentato il robot per colonscopia indolore, che Era Endoscopy ha ingegnerizzato mimando la motilità di alcuni bruchi, oltretutto manovrabile dal gastroenterologo con un joystick da videogioco.
Gionatan Torricelli, CEO di InSono, ha presentato l’esperienza della spin-off universitaria fiorentina, attiva nello sviluppo di dispositivi innovativi su tecnologie optoelettroniche ed esempio di come uno sviluppo interdisciplinare sia di estremo valore aggiunto per la produzione di innovazione in questo campo. E proprio l’innovazione, insieme alla messa a punto di nuove tecnologie, ha sottolineato Torricelli, è la chiave del successo dell’investimento. Un successo che può essere alimentato solo attraverso la ricerca.
“La giornata - ha concluso Andrea Frosini, Intellectual Property Manager della Fondazione Toscana Life Sciences - ha fornito spunti di valore per chi, come Toscana Life Sciences, si occupa di trasferimento tecnologico e incubazione d’impresa nell’ambito delle scienze della vita: è infatti proprio all’interfaccia fra il mondo della ricerca accademica e il mondo dell’impresa che si muove chi opera per favorire l’innovazione. I riscontri e le indicazioni emerse dall’esperienza vissuta dagli imprenditori durante quest’incontro sono indispensabili per indirizzare al meglio gli sforzi degli attori operanti in questo settore. L’obiettivo di questo scambio e condivisione di esperienze e criticità, in ultima analisi, potranno senz’altro arricchire ulteriormente la nostra comunità, favorendo lo sviluppo di una cultura imprenditoriale anche in questo settore”.
Redazione
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