A Careggi nasce #anticoagulanteamico, la App per pazienti in terapia anticoagulante
09/12/15
Prima App in Italia con queste caratteristiche, è un servizio realizzato nell’ambito del progetto Careggi Smart Hospital
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Prima App in Italia con queste caratteristiche, è un servizio realizzato nell’ambito del progetto Careggi Smart Hospital
Una App per aiutare i pazienti in terapia anticoagulante a ricordare di prendere il farmaco giusto al momento giusto. Il servizio nasce nell'ambito del Careggi Smart Hospital, il progetto dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze che ha l’obiettivo di facilitare il rapporto con l’utenza, offrendo nuovi canali di comunicazione e accesso alle informazioni e ai servizi sanitari digitali sicuri. Il servizio #AnticoagulanteAmico è il primo progetto in Italia di controllo dell’aderenza della terapia anticoagulante su dispositivi mobili promosso in una grande Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Il servizio nasce da una esigenza concreta: l’aderenza del paziente alla terapia anticoagulante è cruciale per l’efficacia della terapia nella prevenzione degli eventi tromboembolici. Il trattamento anticoagulante cronico, infatti, che coinvolge circa un milione di italiani con una tendenza ad un progressivo e importante incremento, avviene attraverso farmaci anticoagulanti utilizzati per regolare la fluidità del sangue. Da oltre 50 anni gli unici farmaci anticoagulanti orali disponibili per uso cronico sono stati gli antagonisti della vitamina K (AVK). Gli anticoagulanti AVK, sicuramente molto efficaci, presentano però degli aspetti di difficoltà per la gestione quotidiana, in quanto, a causa dell’elevata variabilità del loro effetto anticoagulante, richiedono periodici e frequenti controlli ematici con conseguente regolazione della dose quotidiana di farmaco da assumere. Il necessario, adeguato monitoraggio dell’anticoagulazione con AVK necessita, quindi, di un grosso impegno da parte dei pazienti e un’alta qualità dei servizi sanitari per fare in modo che la terapia sia efficace e con il minor numero possibile di emorragie.
Il settore dell’anticoagulazione vive oggi un momento di grande innovazione grazie all’introduzione di nuovi farmaci anticoagulanti orali: sono i ‘nuovi’ anticogulanti orali diretti (NAO), inibitori della trombina o del fattore Xa, che vengono somministrati a dosaggio fisso e non necessitano, in condizioni standard, di controlli di laboratorio per aggiustare la posologia. La maggiore maneggevolezza, quindi, fa sì che rappresentino una terapia più ‘facile’ per il paziente che necessita, ancora di più rispetto alla terapia con gli antagonisti della vitamina K, di una adeguata informazione sui rischi/benefici della terapia e di una educazione al trattamento. inoltre, a causa della breve emivita di questi farmaci, gli errori di assunzione costituiscono un motivo di raggiungimento in tempi molto più rapidi rispetto agli antagonisti della vitamina K, di concentrazioni sotto o sovra terapeutiche, associate ad aumentato rischio trombotico od emorragico.
In considerazione di tutti questi aspetti, il problema dell’educazione del paziente anticoagulato e dell’aderenza e persistenza alla terapia, non solo non è stato superato dalla disponibilità degli anticoagulanti orali diretti, ma è diventato persino più importante.
In Toscana si stimano circa 60-65.000 pazienti in trattamento anticoagulante e solo a Careggi vengo seguiti oltre 1300 pazienti in AVK (con controlli INR ogni 20 gg in media) e oltre 600 pazienti in NAO (con controlli clinici ogni 6 mesi). Da queste importanti premesse è nato #AnticoagulanteAmico. Le funzioni della App Careggi Smart Hospital sono state quindi ampliate per rendere disponibile in formato digitale il piano terapeutico personale, dei pazienti in trattamento anticoagulante, direttamente nel proprio smartphone o tablet in totale mobilità e sicurezza. E’ stata inoltre implementata una innovativa funzione che consente di avvisare quotidianamente il paziente, ricordandogli con puntualità e precisione di assumere il farmaco (rappresentato per facilità anche con la foto della scatola) nella quantità ed all’orario previsto dal suo piano personalizzato, creato direttamente dai medici del centro di Careggi che lo seguono. Il messaggio appare ad intervalli regolari (ogni 30 minuti) finché il paziente non ha assunto il farmaco.
Ma c’è di più, al fine di monitorare la aderenza del paziente al trattamento, è stato inserito un questionario personalizzato che registra quotidianamente i motivi dell’eventuale ritardo nell’assunzione del farmaco. Tali motivi sono resi disponibili in tempo reale all’interno della cartella informatizzata ospedaliera, visibile quindi ai medici che hanno in cura il paziente. Il progetto consente di tracciare un nuovo confine nelle applicazioni di Telemedicina, mettendo in contatto diretto i pazienti con la struttura sanitaria ed i professionisti che li seguono. Disegna un nuovo modello per il controllo dell’aderenza e persistenza al trattamento farmacologica dei pazienti. Ma non solo, offre anche un importante strumento di ausilio alla medicina del territorio (MMG) che spesso si trova in prima linea nella gestione di nuovi farmaci e nella prescrivibiltà dell’anticoagulazione, nonché nelle conseguenti problematiche inerenti la non aderenza e persistenza al trattamento.
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FONTE: ufficio stampa Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze
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