La Toscana protagonista agli stati generali dell’healthcare riuniti a San Francisco
21/01/16
Il presidente di TLS Fabrizio Landi ha partecipato alla missione del governo italiano negli Stati Uniti
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Il presidente di TLS Fabrizio Landi ha partecipato alla missione del governo italiano negli Stati Uniti
Nello scacchiere mondiale delle grandi imprese farmaceutiche l’Italia c’è e vuole giocare un ruolo da protagonista. Un’ulteriore conferma è arrivata da San Francisco dove, lo scorso 13 gennaio, si è svolto l’evento “Healthcare: Italy on the move”, nell’ambito della “Healthcare Conference” annuale organizzata da JP Morgan. Un evento, giunto quest’anno alla 34esima edizione, che coinvolge i più importanti protagonisti mondiali del settore, dalle case farmaceutiche agli investitori internazionali che operano nell’ambito del biotech e delle life sciences.
L’Italia ha voluto essere presente all’appuntamento della Silicon Valley con uno specifico focus organizzato dal Governo, che ha partecipato con Carlo Calenda, Viceministro allo Sviluppo economico e con i vertici delle più grandi aziende del settore pharma, biotech e biomedicale del Paese.
La Regione Toscana è stata una delle protagoniste dell’evento grazie alla presenza di Fabrizio Landi, presidente di Toscana Life Sciences che, già alla vigilia della trasferta statunitense aveva sottolineato: “Quella di San Francisco è un’interessante occasione per far conoscere la nostra realtà e anche per prendere contatti con aziende e investitori internazionali del pharma e del biotech orientate a fare investimenti o stringere collaborazioni in Italia, e in particolare in Toscana e nella realtà di TLS. In una fase in cui la nostra Regione sta scegliendo strategicamente di investire nel settore con progettualità quali Pharma and Device Valley e il Distretto toscano scienze della vita”.
Proprio sul tema della Pharma Valley e sul ruolo di Tls in questa scommessa della Regione Landi è stato intervistato, durante l’evento, dal Sole 24 Ore: “La scommessa vincente – ha detto il presidente – è stato offrire non solo spazi, ma anche infrastrutture di alto livello perché il biotech e il biomedicale hanno bisogno di idee, ma soprattutto di tecnologie per svilupparle. Adesso la scommessa è attirare investimenti in ricerca e sviluppo e produzioni dall’estero”. In questa prospettiva il ruolo del Distretto Toscano Scienze della Vita è centrale, con il suo patrimonio di risorse e competenze quantificabile in oltre 190 aziende aderenti, più di 11mila addetti di cui circa 1.400 impegnati in attività di R&S, oltre 5,5 miliardi di fatturato complessivo, 37.000 mq di laboratori e oltre 800 brevetti.
Il protagonismo senese e toscano in questa partita si inserisce in un contesto nazionale di grande fermento, di “un’Italia che si muove”, come recita il titolo del ciclo di incontri organizzato dal governo. “Il settore farmaceutico è un’eccellenza italiana – ha detto il sottosegretario Calenda al Sole 24 ore e insieme all’auto è stato uno dei più forti motori della ripresa dell’ultimo anno, ma abbiamo un problema, dobbiamo attrarre più ricerca e sviluppo, che sono il primo passo per la produzione di domani”.
Gli fa eco Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria: “Le imprese farmaceutiche – ha affermato – sono uno dei punti di forza del Paese. Aziende a capitale estero fortemente radicate sul territorio e aziende a capitale italiano fortemente internazionalizzate sono i due motori propulsori del settore. Che nel 2015 hanno realizzato una produzione in Italia superiore ai 30 miliardi di euro, per oltre il 70% destinata all’export. L’Italia, con le sue molte eccellenze – dalle risorse umane ai centri di ricerca, dall’indotto alla filiera - può davvero diventare un hub europeo non solo nella produzione ma anche nella ricerca. L’industria farmaceutica, che cavalca l’onda del nuovo modello 4.0 è infatti tra le protagoniste del rilancio dell’Italia. E non vuole fare passi indietro perché continua a investire, a innovare, a creare posti di lavoro per competere a livello mondiale. Successi da consolidare – ha concluso – con una stabilità normativa, garantita negli ultimi 2 anni, con regole certe e con una nuova governance più orientata all’innovazione e capace di rendere l’Italia attrattiva”.
Fonti: articolo de Il Sole 24 Ore di Guido Romeo; articolo di Milano Finanza di Antonio Fidanza; quotidianosanità.it
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