L’eccellenza in reumatologia, nel mondo, parla senese. Secondo il sito scientifico americano expertscape.com, l’esperto al mondo che nell’ambito delle malattie autoinfiammatorie, negli ultimi dieci anni, ha pubblicato il maggior numero di lavori scientifici su riviste internazionali è il dottor Luca Cantarini, reumatologo e ricercatore universitario presso la Reumatologia dell’AOU Senese, diretta dal professor Mauro Galeazzi. In base alla classifica stilata dal sito, Cantarini risulta essere il primo professionista in graduatoria e l’Università di Siena, sempre in termini di produttività scientifica è, per quanto riguarda le malattie autoinfiammatorie, al quinto posto al mondo e al primo in Italia.
“Si tratta di un bel riconoscimento per la nostra ricerca universitaria – commenta il professor Galeazzi – per il grande impegno profuso in tutti questi anni che ha portato a risultati importanti nel miglioramento della prognosi di queste malattie orfane, attraverso l’introduzione di farmaci sempre più specifici, in grado di controllare le manifestazioni cliniche di queste patologie. Inoltre è anche un bel risultato per il Centro delle malattie autoinfiammatorie sistemiche e malattia di Behcet, attivato presso il nostro reparto 7 anni fa e coordinato proprio dal dottor Cantarini”. L’attività di ricerca del dottor Cantarini si basa, in particolare, sullo studio dei meccanismi patogenetici delle malattie autoinfiammatorie sistemiche, sul loro trattamento e sulle loro modalità di presentazione, con particolare riferimento all’età adulta.
“Presso il nostro centro – aggiunge Cantarini – in 7 anni abbiamo valutato clinicamente, nel sospetto di malattia autoinfiammatoria, oltre 1000 pazienti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, ed eseguito a scopo di ricerca oltre 2000 esami genetici specifici per le malattie autoinfiammatorie. Tra queste le principali sono la febbre mediterranea familiare, la sindrome Traps, la sindrome da iper-IgD, le sindromi periodiche associate al criopirina e la sindrome di Blau. A fianco delle attività nell’ambito di tali patologie genetiche rare, è stato inoltre creato il centro di ricerca sulla malattia di Behcet, un’altra malattia rara recentemente classificata tra le patologie autoinfiammatorie, che risulta essere estremamente grave ed invalidante”. Presso il centro, ad oggi, sono seguiti stabilmente oltre 100 pazienti affetti da malattia di Behcet, ed anche in questo ambito, negli ultimi anni, sono stati pubblicati molti lavori scientifici sia sui meccanismi molecolari, che sono alla base dell’insorgenza della malattia, sia sul suo trattamento.
FONTE: Ufficio stampa AOU Senese
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