Biopsia liquida per definire il rischio di diffusione e le mutazioni del tumore durante la terapia
09/08/16
A Careggi il laboratorio diretto dal professor Mario Pazzagli sta lavorando su un'analisi diagnostica meno invasiva e più semplice
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A Careggi il laboratorio diretto dal professor Mario Pazzagli sta lavorando su un'analisi diagnostica meno invasiva e più semplice
Un prelievo di sangue al posto della biopsia per definire il rischio di diffusione del tumore e individuare le sue eventuali mutazioni durante la terapia. E’ questo l'obiettivo delle ricerche in corso nell'Azienda ospedaliero universitaria Careggi, svolte nel Laboratorio di biochimica clinica e molecolare diretto dal professor Mario Pazzagli.
Le nuove e sofisticate attrezzature acquistate con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze consentiranno di individuare cellule maligne e frammenti di DNA tumorale nel sangue. Se le ricerche sui pazienti affetti da tumori al colon, al polmone e da melanoma, dimostreranno per la biopsia liquida la stessa attendibilità diagnostica della biopsia tradizionale (su frammenti prelevati dal tumore) la ripetizione di questi interventi potrebbe essere evitata in buona parte dei casi, riducendo il disagio per i malati e consentendo un più semplice monitoraggio della malattia.
"Stiamo cercando di individuare nel sangue dei malati non solo cellule tumorali che possono identificare il rischio di metastasi - spiega il professor Pazzagli - ma anche tracce di DNA di queste cellule tumorali. Imparare a leggere questi detriti di DNA, alla deriva nel flusso sanguigno, consentirà di capire se un tumore è diventato resistente alle terapie e quando è il momento di passare a farmaci diversi. L'obiettivo è mettere a punto test diagnostici sempre più affidabili e facili da eseguire per consentire una maggior capacità di personalizzare le terapie".
Nella foto: accanto allo strumento per identificare e recuperare singole cellule tumorali circolanti, il gruppo di ricerca del Laboratorio di biochimica clinica e molecolare. Da sinistra: Mario Pazzagli, Pamela Pinzani, Francesca Malentacchi, Lisa Simi, Stefania Gelmini, Francesca Salvianti, Irene Mancini.
Fonte: Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi
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