L'Agenzia regionale di sanità fotografa lo stato di salute della Toscana
10/10/16
Aumentano gli anziani, cala la natalità, mentre i toscani si confermano tra i più longevi d'Italia. Ecco tutti i dati della relazione sanitaria Ars 2015
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Aumentano gli anziani, cala la natalità, mentre i toscani si confermano tra i più longevi d'Italia. Ecco tutti i dati della relazione sanitaria Ars 2015
Toscani ai primi posti in Italia per aspettativa di vita, anziani in aumento, natalità in calo. Raddoppiati gli stranieri negli ultimi dieci anni. Diminuiscono i fumatori, ma si beve di più, ed è in lieve crescita il consumo di sostanze. Vaccinazioni in calo, malattie croniche nella media italiana, positivi gli esiti dell'assistenza. E' la fotografia dei toscani scattata dall'Ars, l'Agenzia regionale di sanità, che ha prodotto la Relazione sanitaria regionale 2015, presentata stamani nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi assieme al direttore dell'Ars Francesco Cipriani.
"I dati della Relazione dell'Ars ci restituiscono l'ìmmagine di una popolazione sostanzialmente in salute - è il commento dell'assessore Saccardi - Certamente merito dell'ambiente, del clima, del buon cibo, ma anche del grande lavoro di prevenzione che facciamo su tanti fronti (screening, educazione ai corretti stili di vita, ecc.), e anche dell'elevato livello di qualità dei nostri servizi sanitari. La Toscana è tra le regioni più longeve, anche se nel 2015 c'è stato un aumento di decessi rispetto al 2014, e si ipotizza che una delle cause sia il calo di vaccinazioni anti-influenzali. Così come sono calate le vaccinazioni nei bambini. Colgo dunque anche questa occasione per rinnovare il mio appello a vaccinarsi: il vaccino è l'unico strumento efficace per proteggersi dalle malattie".
"I toscani vivono sempre più a lungo, sono tra i più longevi nel mondo - dice Francesco Cipriani - Insieme alla continua riduzione del numero dei figli per donna, si creano però le condizioni per un forte invecchiamento della regione. Con una crescente domanda di servizi sanitari. La buona notizia è che gli anni di vita guadagnati sono per la gran parte in buona salute o in assenza di disabilità. Merito in parte di comportamenti di vita sani e in parte di cure efficaci. Interventi di prevenzione di dimostrata efficacia e un servizio sanitario che interviene per tempo sulle cronicità, sono le politiche sanitarie messe in campo dalla Toscana – come peraltro dai Paesi sviluppati – per migliorare ancora la salute a costi sostenibili".
Ogni giorno in Toscana:
Qui sotto, alcuni dei dati più significativi della Relazione. Per approfondimenti, si rimanda al testo integrale della Relazione, sul sito dell'Ars, alla Sintesi e alle slide in fondo all'articolo.
La popolazione toscana
Dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia, la Toscana è la regione più anziana: quasi 1 milione di persone hanno più di 64 anni (25%) e quasi 500.000 meno di 15 anni (13%). Nel 2015 la speranza di vita è lievemente scesa (-0,3 anni) rispetto al 2014. Nel 2015 si è registrato un picco di decessi: le prime ipotesi sulle cause di questo aumento puntano sul calo di vaccinazioni anti-influenzali e sugli effetti dell'ondata di calore estiva che avrebbero colpito gli anziani più fragili.
Continua il calo delle nascite: nel 2015 sono nati poco più di 27.000 bambini, 7,3 ogni 1.000 abitanti (nel 2014, 7,8 ogni 1.000 abitanti).
Gli stranieri residenti sono circa 400.000, il 54% donne. Sono raddoppiati in 10 anni, dal 4,6% della popolazione al 10,6% (8,3% in Italia).
I determinanti di salute
Diminuiscono i fumatori, come nel resto d'Italia, ma in Toscana i fumatori sono più della media nazionale. In calo dal 2011 l'abitudine al fumo tra gli adolescenti, che è comunque estesa: il 22% dei 14-19enni fuma (24% tra le ragazze, 21% tra i ragazzi).
I consumi di alcol sono più alti della media: la Toscana è la prima regione italiana per consumo medio quotidiano di alcol.
Molti i sedentari, dieta e peso sono sotto osservazione, ma i toscani praticano sport con più regolarità rispetto agli italiani. Tra i bambini di 8-9 anni, il 19% sono in sovrappeso e il 7% obesi: percentuali comunque più basse rispetto alla media italiana: rispettivamente 21% e 10%.
Lievemente in crescita tra i giovani il consumo di sostanze, comunque in linea con la media italiana.
Lo stato di salute dei toscani
Tra le regioni più longeve, abbiamo detto, e con gli anziani più in salute: in Toscana un anziano su 3 (43% degli uomini e 28% delle donne) dichiara di stare bene o molto bene, e la percezione della propria salute è più alta che in Italia. Inferiori alla media nazionale gli anziani che hanno 3 o più malattie croniche. Le donne sono più longeve degli uomini, ma in condizioni di salute peggiori. Tumori e malattie croniche nella media.
In calo le vaccinazioni: nel biennio 2007-2008 le coperture vaccinali erano arrivate al 97%, nel 2015 sono scese sotto il 95%, indicato come soglia di sicurezza dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale.
Sempre meno ricoveri in ospedale. In Toscana da alcuni anni è in corso un consistente processo di deospedalizzazione orientato all'appropriatezza e favorito dall'innovazione tecnologica e dalla gestione integrata dei problemi di salute sul territorio. Il tasso di ospedalizzazione è passato da 149 ricoveri ogni 1.000 abitanti nel 2012 a 123 ogni 1.000 nel primo semestre 2015 (in Italia 131).
Positivi gli esiti dell'assistenza, certificati dal Programma Nazionale Esiti. Oltre la metà degli ospedali toscani non presenta criticità rilevanti. Solo in alcuni casi gli ospedali presentano criticità su esiti (elevata mortalità) o su processi di cura (riammissioni, tempestività, complicanze), a indicare problemi nei percorsi assistenziali.
Disabilità e fragilità
Difficile conoscere con precisione il numero di disabili sul territorio toscano perché manca una fonte di dati univoca e completa. Le indennità di accompagnamento agli invalidi erogate dall'Inps sono 100.000, di cui l'80% ad anziani. I bambini con disabilità inseriti nel sistema educativo e scolastico nel 2015-2016 sono più di 12.000, ma 4 su 10 non hanno a disposizione un posto di sostegno.
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