FOODMICRO TEAM: SALUTE E BENESSERE PASSANO ANCHE DALLA FERMENTAZIONE DEI CIBI CHE MANGIAMO. IL FUTURO NELLA NUTRACEUTICA.
06/05/19
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FoodMicroTeam nasce nel Giugno 2014 come Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze ma il gruppo che compone FoodMicro Team si era costituito molto prima, già a partire dal 1996, grazie alla collaborazione scientifica tra il Prof. Massimo Vincenzini e la Prof.ssa Lisa Granchi.
Con il trascorrere degli anni FoodMicroTeam si è ampliata, grazie alle numerose convenzioni di ricerca con aziende private del settore agroalimentare, in particolare del settore vitivinicolo e in quello dei prodotti da forno. Ecco la nostra intervista a Simona Guerrini, amministratore delegato.
FoodMicroTeam nasce nel Giugno 2014 come spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze ma il gruppo che compone FoodMicro Team si era costituito molto prima, già a partire dal 1996, grazie alla collaborazione scientifica tra il Prof. Massimo Vincenzini e la Prof.ssa Lisa Granchi.
Con il trascorrere degli anni FoodMicroTeam si è ampliata, grazie alle numerose convenzioni di ricerca con aziende private del settore agroalimentare, in particolare del settore vitivinicolo e in quello dei prodotti da forno. Ecco la nostra intervista a Simona Guerrini, amministratore delegato.
Come è nata FoodMicroTeam?
La nostra realtà nasce nel 2014 come spin-off dell’Università di Firenze grazie a un gruppo di esperti in ambito scientifico, con particolare riferimento al settore agri-food (agronomi, chimici, biologi, tecnologi alimentari, enologi). Al momento, FoodMicroTeam conta sull’impegno di 5 collaboratori e ha quasi terminato il quinquennio di start-up innovativa: da giugno saremo ufficialmente una piccola-media impresa (PMI) innovativa.
Che tipo di prodotti/servizi contraddistingue la vostra realtà?
Forniamo assistenza tecnico-scientifica per il controllo e la gestione delle fermentazioni alimentari (vino, pane e altri prodotti da forno lievitati, formaggi etc.). Si tratta di assistenza tecnica fornita sulla base di risultati analitici (analisi chimiche, microbiologiche e biomolecolari)e finalizzata a supportare l’azienda nel gestire al meglio i processi fermentativi (ridurre gli scarti, controllare meglio il processo di produzione, fare innovazioni di processo e prodotto, ricerca applicata conto terzi, etc.). Più indirettamente, dunque, ci occupiamo di salute se consideriamo che l’alimentazione e la qualità dei cibi ricoprono un ruolo fondamentale per il benessere di ciascuno. Guardando al futuro, la Nutraceutica è sicuramente l’ambito di maggior interesse per l’attività di ricerca che svolgiamo ed è con questo tipo di servizi che vorremmo proporci da qui in avanti sul mercato, lavorando alla realizzazione e proponendo i cosiddetti “functional food”. Più nello specifico, si tratta di sfruttare la capacità dei microrganismi per produrre sostanze di interesse nutraceutico e ottenere i cosiddetti alimenti funzionali, con comprovate proprietà benefiche sulla salute. A tale proposito uno dei nostri obiettivi nel prossimo futuro sarà quello di realizzare un laboratorio congiunto con il gruppo di ricerca della Prof.ssa Lisa Granchi (dipartimento DAGRI dell’Università di Firenze) per condurre studi sugli aspetti della funzionalizzazione degli alimenti fermentati sfruttando la biodiversità dei microrganismi che li realizzano.
Spin-off come il nostro ce ne sono pochi in tutta Italia, forse solo un paio. Abbiamo infatti scelto di posizionarci strategicamente in modo trasversale tra i laboratori di analisi e i consulenti veri e propri. Come competitor possiamo considerare laboratori analisi alimenti ma, come già precisato, noi siamo poco interessati alle analisi certificate poiché ci concentriamo molto sul servizio di consulenza che ci sta dietro. Inoltre, spesso i clienti ci chiedono un supporto analitico che non hanno da altre realtà/collaboratori; il nostro valore risiede nelle persone che compongono l’azienda e nella loro expertise.
Quali difficoltà e opportunità avete incontrato per partire?
La nostra grande opportunità sono stati i nostri primi clienti che non erano altro se non le aziende che negli anni di precariato universitario ci avevano finanziato assegni di ricerca. Quando abbiamo utilizzato le conoscenze acquisite per creare dei servizi utili per loro, sono diventati i nostri primi clienti. E’ proprio grazie a loro che è nata l’idea di creare lo spin off.
Dall’idea al servizio il passaggio è stato, invece, più complicato: l’incubatore fiorentino è stato di grande aiuto per l’entrata sul mercato, la stesura del il business plan, la definizione dei listini etc. Argomenti inizialmente molto lontani dalle nostre competenze e che proprio per questo erano stati vissuti come delle vere e proprie difficoltà.
Quali difficoltà e opportunità allo sviluppo e entrata sul mercato?
Attualmente la più grossa difficoltà sono gli aspetti commerciali, come lo sviluppo di un piano marketing dettagliato e la conduzione continuativa di attività di new business. In futuro poi ci piacerebbe poter usufruire di spazi più ampi per poter realizzare altri impianti pilota per mimare la produzione industriale di varie tipologie di alimenti.
Quale supporto avete incontrato sul territorio e fuori?
L’aiuto prevalente è stato quello dell’Università. Successivamente, il Bando FABER, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, in collaborazione con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’ Università di Firenze e con Confindustria Firenze. ci ha consentito di assumere due anni fa una risorsa in più. Siamo risultati anche tra i vincitori del BANDO F.A.I. LAB per l’individuazione di imprese operanti nel settore agricolo ed agroalimentare per la realizzazione del progetto PHD - “CIBO E SVILUPPO SOSTENIBILE”. Questo ci consentirà di inserire nel nostro spin off un altro dottore di ricerca che si occuperà di avviare un nuovo servizio per le aziende vitivinicole e precisamente un approccio innovativo alla gestione sostenibile della vigna.
Quale futuro immaginate per FoodMicroTeam e quali i prossimi passi per i servizi offerti? Di cosa avete più bisogno adesso?
Il futuro ce lo immaginiamo nell’ambito della nutraceutica, ma anche nella realizzazione di servizi innovativi rivolti alle Aziende Agroalimentari. In particolare saranno servizi per la gestione sostenibile dei processi di produzione e per la valorizzazione della tipicità degli alimenti fermentati, in termini di focus della nostra attività. Per quanto riguarda l’azienda e la struttura organizzativa, i nostri desiderata sono spazi più ampi e adeguati a rispondere alle richieste di oggi oltre che personale che possa dedicarsi allo sviluppo dell’area commerciale.
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