Firmato a Firenze il protocollo d’intesa finalizzato a valorizzare le attività delle strutture del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) operanti in Toscana e all’attuazione di programmi di ricerca, sviluppo, alta formazione e trasferimento tecnologico indirizzati ai bisogni sociali ed economici della regione. È la prima volta che l’insieme di attività e di progetti condivisi da Regione e Cnr viene definita in un unico documento, della durata di 3 anni, rinnovabile.
“Il Consiglio nazionale delle ricerche vanta in Toscana una vasta e capillare presenza: due aree di ricerca (Pisa e Firenze), le sedi di Livorno e Grosseto e complessivamente la presenza di 29 istituti. Con il documento sottoscritto Regione e Cnr concordano di consolidare questa presenza e di alimentare le sinergie affinché ricerca e trasferimento tecnologico siano sempre di più strumenti per lo sviluppo della regione e il benessere dei cittadini”, osserva il Presidente del Cnr, Massimo Inguscio.
Tutte queste attività saranno condotte coinvolgendo enti locali, imprese pubbliche e private, agenzie regionali, altri enti pubblici di ricerca, consorzi, università. Vastissimo lo spettro delle tematiche oggetto dell’intesa: dal mondo del digitale all’Intelligenza artificiale, dalla meteorologia alla ricerca medica, dall’industria 4.0 alla bioeconomia. In quest’ultimo settore, nella stessa occasione, è stata anche ufficializzata la nascita del nuovo Istituto di bioeconomia (Cnr-Ibe), con sede a Firenze.
Nel settore della bioeconomia l’Italia è la terza nazione in Europa e la seconda come presenza nei progetti di ricerca. “L’Istituto del Cnr riveste un’importanza strategica nazionale e internazionale, grazie a una massa critica di 195 persone e a competenze multidisciplinari all'avanguardia”, osserva il presidente Massimo Inguscio
Il nuovo Istituto, che nasce dalla fusione dell’Istituto di biometeorologia (Cnr-Ibimet) e dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Cnr-Ivalsa), risponde al processo in corso di riordino della rete scientifica dell’Ente e alla valorizzazione di un settore strategico per il futuro, in cui si registra un crescente livello di investimenti nazionali ed europei. Le competenze e le linee di ricerca dell’Istituto di bioeconomia abbracciano varie attività nello sviluppo di soluzioni per valorizzare la biodiversità e per rafforzare processi di resilienza, sostenibilità, efficienza e capacità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti globali nelle filiere della produzione primaria (agricoltura, foreste, pesca) e della foresta-legno, ma anche dell’industria chimica, delle biotecnologie, dell’energia, manifatturiero ed edile, utilizzando bio-risorse rinnovabili per produrre cibo, materiali ed energia.
Scheda di approfondimento: le attività previste dall’accordo Regione-Cnr
Le principali attività previste da Protocollo di intesa riguardano:
1- Valorizzazione della ricerca, trasferimento tecnologico e Outreach
Al fine promuovere e valorizzare ulteriormente gli ambiti di collaborazione inerenti il trasferimento tecnologico verso il sistema economico toscano e in particolare verso le Pmi saranno attivate specifiche attività da parte del Cnr per il perfezionamento di un sistema regionale che favorisca il trasferimento tecnologico e la creazione di imprese ad alta tecnologia in grado di facilitare l’occupazione di giovani con elevati livelli di istruzione ed esperienza nel settore della ricerca.
Viene condivisa anche l’intenzione di sviluppare di interventi di informazione, formazione professionale ed alta formazione, diffusione delle conoscenze, per incrementare l’interesse delle giovani generazioni verso la scienza e la tecnologia.
2. Osservatorio Regionale per la ricerca e innovazione
Sarà stipulata una specifica convenzione operativa affinché anche il Cnr contribuisca a completare il quadro informativo presente sul portale della Regione toscanaopenresearch con le informazioni attinenti alle strutture di ricerca del Cnr operanti in Toscana.
3 Infrastrutture di ricerca
Il Cnr, e quindi l’Italia, coordina a livello europeo la più grande infrastruttura di ricerca sui Beni culturali, E-RIHS, European Research Infrastructure for Cultural Heritage. La sede di questa infrastruttura sarà in Toscana e in particolare a Firenze. Lo scopo di E-RIHS è costituire un’unica infrastruttura di ricerca all’avanguardia a livello mondiale in materia di patrimonio culturale, naturale e archeologico, con laboratori e centri distribuiti in tutta Europa che offrano accesso a strumentazioni di alto livello scientifico, metodologie innovative e banche dati. La Regione Toscana ritiene strategico ospitare l’hub europeo di questa infrastruttura di ricerca globale a guida italiana che aggregherà eccellenze della scienza e del patrimonio culturale in Italia e in Europa e intende sostenere il Cnr nel suo ruolo di leadership.
4. Internazionalizzazione del sistema della ricerca toscano
Al fine di promuovere e valorizzare l’internazionalizzazione del sistema della ricerca e formazione toscano anche attraverso la partecipazione a progetti internazionali ed europei, Regione e Cnr si propongono di individuare azioni comuni nella definizione di network di rapporti a livello nazionale e internazionale e nell’organizzazione di eventi istituzionali di promozione della cultura scientifico-tecnologica ed imprenditoriale a livello locale.
Tra le aree di specializzazione si individuano i seguenti ambiti applicativi eccellenti di attività su cui investire prioritariamente:
• Promozione della salute, Miglioramento della qualità della vita, Tutela dei cittadini più fragili, in un’ottica traslazionale e di medicina personalizzata in connessione con le strategiche attività già in atto tra Regione Toscana e Cnr;
• Bioeconomia ed economia circolare con particolare attenzione alle tematiche ambientali, anche in connessione con il nascente Istituto di bioeconomia del Cnr e agli istituti che sviluppano tecnologie utili per le finalità previste;
• Scienze per la conservazione e la valorizzazione del Patrimonio Culturale, anche in connessione con l’Infrastruttura E-RIHS che avrà sede in Toscana e con il neonato Istituto di scienza del patrimonio culturale del Cnr che avrà una sede anche a Firenze.
• Big data
• Intelligenza artificiale anche in connessione con il Centro di Competenza ARTES 4.0
Per assicurare lo scambio di informazioni e dare attuazione alle azioni previste nel presente Protocollo, le Parti convengono l’istituzione di un Comitato di indirizzo strategico e di attuazione composto da tre membri indicati dal Presidente del Cnr e da tre membri di Regione Toscana.
Le attività già esistenti:
Regione Toscana e Cnr hanno da tempo avviato congiuntamente attività di comune interesse all’interno di un ampio spettro di collaborazioni. Ecco le più significative:
• Centro regionale sulla Cybersecurity (C3T) per le PMI e la Pubblica Amministrazione in attuazione della strategia regionale Industria 4.0 e dell'agenda digitale regionale
• partecipazione alle Piattaforma regionale quali quella agroalimentare, bioeconomia e quella su Industria 4.0, oltre al coinvolgimento all’interno dei Comitati di indirizzo dei distretti tecnologici regionali,
• promozione di iniziative in campo istituzionale e di cooperazione finalizzate allo sviluppo organizzativo-gestionale e tecnologico delle reti cliniche con il fine di rendere più efficaci ed efficienti i percorsi diagnostico terapeutici (DGR n. 505/2017, che approva lo specifico un protocollo di intesa tra le parti);
Regione e Cnr sono inoltre coinvolte nei progetti che interessano:
• il Consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile);
• la Unit Melanoma e Skin Cancer;
• la Fondazione Toscana G. Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica, una clinica con specializzazione cardio-polmonare;
• il Centro di Competenza del MISE ARTES 4.0 (Advanced Robotics and enabling digital Technologies & Systems 4.0);
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