Il rapporto "Welfare e Salute in Toscana" è dal 2017 un punto di riferimento per la valutazione del servizio sanitario regionale. Questo fotografa, di anno in anno, la situazione della sanità regionale nel contesto nazionale, consentendo di attivare pratiche quanto più efficaci possibile per il miglioramento del sistema stesso e di adeguarlo ai cambiamenti socio-economici in corso.
Frutto della collaborazione tra Agenzia Regionale di Sanità Toscana (ARS), Osservatorio sociale regionale (OSR) e Laboratorio MeS - Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - offre elementi di conoscenza e di misura su cosa effettivamente il sistema sanitario e sociale fa, i risultati di cosa è stato prodotto in termini di benessere e qualità della vita.
Anche nel rapporto di quest’anno, la Toscana dimostra di avere uno tra i sistemi sanitari e di welfare più adeguati d’Italia. Il livello di salute dei cittadini (benessere psico-fisico e sociale) rimane uno dei più alti osservati. Detto questo, sono molte le sfide da gestire: cambiamenti demografici, epidemiologici e socio-economici, che richiedono ulteriori e precisi adeguamenti del sistema, così da mantenere standard così alti di efficienza.
Da quest’anno al rapporto si aggiunge un volume che analizza i processi di riforma del Sistema Sanitario e Sociale Regionale, operando nel contempo un primo tentativo di valutazione dei processi in atto. A partire da un quadro di contesto, si evidenziano i principali effetti delle trasformazioni avvenute tra il 2014 e il 2018. Tra queste la fusione delle Aziende sanitarie e il riordino degli enti scientifici.
Di fronte a un quadro di criticità e sfide per il futuro, l’ultimo capitolo di questo volume del rapporto cerca di valutare le ricadute che le riforme regionali e le loro attuazioni, le trasformazioni organizzative e le nuove progettualità messe in atto, hanno avuto sulla salute e sul ricorso ai servizi dei toscani.
L’ultima parte (il terzo volume) del rapporto è dedicato all’appendice statistica, una preziosa raccolta di dati demografici aggiornati al 2018 relativi all’argomento in questione. Si va dunque dall’indice di vecchiaia e dal tasso di natalità, alla percentuale di abbandoni dal pronto soccorso o al tasso di ospedalizzazione standardizzato per patologie sensibili alle cure ambulatoriali.
Tra i vari dati si trovano quelli relativi, per esempio, alla copertura per il vaccino MPR o antinfluenzale per la popolazione bersaglio; oppure il consumo di antibiotici sul territorio. L’impiego inappropriato di antibiotici, come sempre più tristemente noto, può diventare un problema di salute pubblica, per il possibile sviluppo di resistenze nella popolazione, oltre a esporre i soggetti singoli a rischi derivanti da possibili effetti collaterali.
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