Dall’aerospazio alla salute dei cittadini, l’arte dell’ingegno al servizio del professionista: la storia di IngeniArs
09/12/20
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IngeniArs S.r.l è un’azienda italiana specializzata nella realizzazione di soluzioni tecnologiche hardware/software all’avanguardia per rispondere alla crescente domanda di innovazione in ambiti strategici quali aerospazio e telemedicina. Ne abbiamo parlato con uno dei 6 soci, il Professore Luca Fanucci del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
IngeniArs S.r.l è un’azienda italiana, nata nel 2014 come spin-off dell’Università di Pisa, specializzata nella realizzazione di soluzioni tecnologiche hardware/software all’avanguardia per rispondere alla crescente domanda di innovazione in ambiti strategici quali aerospazio e telemedicina. Ce ne parla uno dei 6 soci fondatori, il Professore Luca Fanucci, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Come è nata l’azienda?
Nell’Università di Pisa si è sempre avuta un’attenzione particolare al trasferimento tecnologico come strumento per riuscire a portare le idee e i risultati della ricerca al servizio delle persone. Soprattutto nel settore dell’ingegneria, riteniamo che solo se le nostre idee si traducono in prodotti, si può effettivamente avere un impatto positivo nel Paese. Inoltre con la creazione di impresa sul territorio pisano si può offrire delle opportunità di lavoro ai nostri laureati senza dover necessariamente doversi spostare fuori Regione o all’estero. Sulla base di questo presupposto, nel 2014 abbiamo costituito IngeniArs, facendo tesoro dell’esperienza che i soci fondatori avevano accumulato nel settore dell’elettronica dei sistemi embedded con particolare attenzione ai settori areospazio e telemedicina.
IngeniArs, si legge come si scrive? Perché questo nome?
Il nome è dato dall’unione di due parole latine, “ingenium” e “ars”, che tradotto significa l’arte dell’ingegno. Alla lettura, inoltre, emerge l’assonanza con la parola inglese “engineers”, ovvero ingegneri. La cosa ci è piaciuta subito.
Come è composto il team/quanti siete? Previsioni di crescita?
Il team è composto da 6 soci fondatori, tutti esperti nell’ambito della progettazione di sistemi elettronici. Ad essi si sono aggiunte, grazie al successo e alla crescita che stiamo avendo, altre 10 persone, tutti ingegneri dell'Università di Pisa, alcuni con il dottorato di ricerca in ingegneria dell’informazione, che lavorano con il supporto fondamentale di una laureata magistrale in economia. Questo approccio ci ha permesso inoltre di richiamare dall’estero alcuni “cervelli”: dal primo gennaio 2020, ad esempio, ho lasciato il ruolo di amministratore unico dell'azienda a Giuseppe Gentile che ha deciso di rientrare in Italia dopo un’esperienza di 12 anni presso la sede olandese dell’Agenzia Spaziale Europea.
Entriamo nell’ambito della divisione telemedicina: che tipo di prodotti/servizi proponete?
IngeniArs si è distinta fin dall’inizio nel realizzare prodotti che poi vengono integrati da altre aziende per offrire servizi. Abbiamo sempre investito in questa direzione, puntando tutto sulla nostra capacità di lavorare in prodotti di alto livello tecnologico e di eccellenza.
Per quanto riguarda il settore della telemedicina, siamo entrati con un po’ di ritardo rispetto a quello dell’aerospazio. Si tratta infatti di un settore maturo e caratterizzato principalmente dalla presenza di bandi di gara che, molto spesso, richiedono partnership strutturate per poter partecipare. Questa emergenza Covid-19 ci sta spingendo a fare quello che non era stato fatto finora, dando un impulso forte al nostro impegno in questo settore. Abbiamo infatti vinto di recente un bando dell’Agenzia Spaziale Europea con il progetto SatNav E@syCare, che ha visto la collaborazione proattiva delle due divisioni aziendali telemedicina e aerospazio. SatNav E@syCare prevede l’integrazione della tecnologia satellitare, tipicamente utilizzata in ambito spaziale, nel sistema E@syCare esistente, al fine di monitorare le attività all’aperto dei pazienti. SatNav E@syCare potrà essere applicato per la gestione dell’emergenza legata al Covid-19, potendo rilevare la presenza del paziente in zone ad elevato rischio di contagio. Il sistema sarà infine utilizzato in un progetto pilota assieme all’ Azienda USL Toscana nord ovest per monitorare pazienti Covid-19 a domicilio e nelle residenze sanitarie assistite.
E@syCare è il nostro prodotto per la telemedicina ed è stato sviluppato in collaborazione con medici di medicina generale e medici specialisti del settore. Si tratta un sistema informatico comprendente App e piattaforma web per il monitoraggio remoto dei principali parametri vitali di pazienti affetti da patologie croniche come scompenso cardiaco, broncopneumopatia ostruttiva, diabete, ipertensione, ecc. Il sistema pone il paziente al centro del servizio di monitoraggio, consentendo al team di cura la pianificazione personalizzata delle attività di misura richieste e la consultazione delle informazioni sullo stato di salute del paziente. Si tratta di prodotti per i quali abbiamo come principali utilizzatori i medici di medicina generale e, più ampiamente, la sanità pubblica ma non solo, ad esempio anche Residenze Assistite o farmacie (pubbliche o private). E@sycare non solo rende più semplice il lavoro, ma permette anche di diminuire il rischio di errori all’interno della cartella clinica (dovuti spesso alla trascrizione dei dati), e in periodo Covid-19 anche di limitare i contatti personali tra medico e paziente, consentendo comunque il monitoraggio remoto del suo stato di salute.
Ci dice qualcosa di più su E@syCare?
Il nostro sistema E@syCare è composto da tre moduli principali:
Mediante E@syCare è possibile gestire i dati raccolti da numerosi dispositivi di misura commerciali dotati di interfaccia di comunicazione Bluetooth, quali saturimetri, misuratori di pressione, bilance digitali, termometri e glucometri, elettrocardiografi, ecc., ed è inoltre possibile inserire manualmente dei valori delle misure, in modo da rendere possibile l’utilizzo di dispositivi di misura tradizionali eventualmente già in possesso dell’utilizzatore.
E@syCare Home è la soluzione per l’acquisizione autonoma dei parametri vitali del paziente al proprio domicilio o in mobilità: si tratta di un kit composto da un tablet con una App dedicata, pensata per un utente con poca dimestichezza verso le tecnologie, ed un insieme di sensori medicali Bluetooth. In particolare, la App per il paziente è dotata di interfaccia grafica user friendly in grado di guidarlo con reminder audio-visivi delle attività di misura da svolgere in base al piano personalizzato e fornirgli riscontri immediati sull’esito delle misurazioni. L’acquisizione dai sensori medicali Bluetooth è completamente automatica, cosi come l’immediata trasmissione dei dati raccolti alla piattaforma web. Inoltre, attraverso la App è possibile registrare misure su base volontaria, in momenti non previsti dal piano di cura, e rispondere a questionari.
Oltre alla versione home abbiamo E@syCare Professional, la versione pensata per la gestione di molti pazienti, con un singolo dispositivo mobile, da parte di infermieri ed operatori professionali. Anche in questo caso il kit è composto da tablet con App dedicata ed un insieme di sensori medicali. La App garantisce per ogni paziente un’agenda di attività personalizzata, uno storico navigabile delle misure effettuate funzionalità avanzate compatibili con il suo utilizzo da parte di un utente esperto. A queste si aggiungono altre declinazioni dello stesso prodotto come E@sy Point of Care, soluzione professionale per l’allestimento di corner per la raccolta dei parametri vitali presso strutture fisse (come ad esempio le farmacie).
Infine, E@syCare Cloud è la piattaforma web centrale in grado di offrire al personale medico un ambiente di lavoro per monitorare a distanza i propri assisiti, direttamente dal computer del proprio studio medico. Una volta effettuato l’accesso mediante le credenziali personali, al medico viene mostrata la lista dei pazienti in carico e per ognuno di essi è possibile navigare la cartella clinica per visualizzare l’andamento dei parametri vitali misurati, gestire gli eventi segnalati dal sistema, aggiustare le soglie sui parametri vitali ed apportare modifiche al piano delle attività. Inoltre è possibile registrare gli accessi alla medicina di base, specialistica e ospedaliera, oltre che memorizzare annotazioni generiche riguardanti il paziente.
Si pensi a quanto questo tipo di tecnologia e prodotti possano fare la differenza in un contesto di emergenza globale che quello che stiamo affrontando.
E’ stato presentato di recente un progetto di Regione Toscana, Univ. Pisa e AOUSL Toscana nord ovest basato su sensori biomedicali che facilitino il telemonitoraggio durante questa difficile fase data dall’emergenza. Avete contribuito al progetto? Cosa ne pensate?
Si chiama Telemonitoraggio Territoriale delle Cronicità e si abbrevia in Tel.Te.C.. Si tratta di un progetto della Regione Toscana che coinvolge l'Azienda USL Toscana nord ovest e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, pensato per tenere sotto costante controllo la salute delle persone anziane affette dalle tipiche patologie connesse con l'avanzare dell'età e che non possono uscire da casa. Il progetto si sta dimostrando drammaticamente utile anche per la gestione dell’emergenza legata al Covid-19.
Ci tengo particolarmente a dire che IngeniArs ha dato un contributo totalmente gratuito a questo progetto, fornendo tutte le licenze delle piattaforme E@syCare. Vorrei inoltre sottolineare che la spinta ad utilizzare la piattaforma già esistente anche per il Covid-19 è nata soprattutto dai medici di medicina generale e, in particolare, dal Dott. Stefano Barsantini, dal Dott. Luca Merani e dal dott. Luca Puccetti in collaborazione con la dott.ssa Antonella Tomei, referente del progetto Tel.Te.C per l'Azienda USL Toscana nord ovest
Siete stati oggetto di Premi o collaborazioni particolari che hanno fatto la differenza?
Finanziamenti importanti li abbiamo ottenuti da parte della Comunità Europea con gli SME Instruments Fase 1 e 2, che ci hanno consentito di accelerare la nostra road-map in ambito aerospaziale. Altro riconoscimento è stato il Premio Innovazione 2019, all’interno del quale siamo risultati primi classificati per la categoria PMI.
Quali difficoltà e quale supporto avete trovato nell’avviare l’azienda nel territorio?
Per quanto riguarda IngeniArs devo dire che, essendo una realtà industriale che è partita subito come spin-off dell'università, non abbiamo incontrato grandi difficoltà.
Abbiamo avuto il forte supporto di tutto il comitato spin-off dell'Università di Pisa in particolare della professoressa Giovanna Mariani, che è docente di economia, molto attiva nella redazione del business plan e della valorizzazione di prodotti della ricerca, che per noi è risultata fondamentale.
Di cosa avete più bisogno adesso?
Quello che manca di più oggi, in generale, è la capacità di fare squadra e creare sinergie, nonostante si parli tanto di networking. L’emergenza Covid-19 ci insegna proprio questo. Unire intenti, professionalità e eccellenze per affrontare insieme le grandi sfide che ci vengono poste. Una gestione più ampia e visionaria dove il singolo/la singola realtà si inserisce come parte di un tutto.
Distretto Toscano Scienze della vita: come può essere d’aiuto?
Un importante contributo del territorio ci è stato fornito dal Distretto Toscano Scienze della Vita, nella persona di Francesco Mazzini, che ci ha seguito con attenzione e ha contribuito a creare interessanti opportunità di contatto per potenziali partnership che ovviamente sostengono una piccola azienda in un mercato che richiede delle soluzioni ampie e globali.
TAGS: IngeniArs, spin-off, Università di Pisa, telemedicina, E@syCare, medicina a distanza, monitoraggio, sensori, Tel.Te.C., ingegneria
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