Con REHub la riabilitazione è a misura di robot
23/11/21
Grazie al progetto il laboratorio di ricerca congiunto RING@Lab potrà contare su strumentazioni innovative
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Grazie al progetto il laboratorio di ricerca congiunto RING@Lab potrà contare su strumentazioni innovative
Prende vita il progetto REHub (Rehabilitation Engineering Hub) che, grazie al bando “Grandi Attrezzature” di Fondazione CR Firenze, dota di nuove attrezzature il laboratorio di ricerca congiunto RING@Lab (Rehabilitation bioengineerING and assistive technology LAB) di cui fanno parte l’Università di Firenze (Dipartimento di Ingegneria Industriale e Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione) e il Centro IRCCS della Fondazione “Don Carlo Gnocchi”. All’interno del laboratorio saranno portate avanti, con il contributo di cinque ricercatori dell’Università di Firenze, nuove strategie terapeutiche grazie al bando” Ricercatori a Firenze”, per il biennio 2021-2023. I giovani selezionati, in particolare, dovranno portare avanti il progetto R3COVER, che propone la Riabilitazione Robot-assistita per il Recupero di funzioni neurocognitive e motorie.
Le nuove strumentazioni. Il RING@Lab verrà dotato di uno scanner e una stampante 3D, che servono per acquisire i dati anatomici del paziente e realizzare degli ausili robotici su misura; di una fornitura di sensori di movimento per la rilevazione dei movimenti di mani, arti, busto, grazie a cui è possibile valutare la capacità dei pazienti e i loro progressi nella riabilitazione; di occhiali per la realtà aumentata, che permettono la realizzazione di scenari virtuali in cui il paziente impara a eseguire i movimenti e a controllare l’esoscheletro; di un sistema per neuro-imaging che rileva l’attività del cervello mediante spettroscopia su vicino infrarosso, durante gli esercizi riabilitativi.
Tutte le novità nella gestione del paziente. Le nuove apparecchiature consentono un cambio di paradigma nella concezione e organizzazione del servizio di riabilitazione. Nel caso, ad esempio, di un paziente che necessita di riabilitazione a una mano, a seguito di ictus o patologie degenerative, tramite lo scanner 3D, si può acquisire l’arto superiore del paziente per rilevarne le dimensioni caratteristiche e tramite sensori di movimento, si rilevano gli spazi di lavoro delle dita e del polso; si progetta poi un esoscheletro robotico personalizzato i cui componenti verranno prodotti tramite stampa 3D. Il sistema di neuroimaging funzionale può essere utilizzato per monitorare il paziente durante le terapie riabilitative e poter così valutarne l’attivazione corticale innescata dall’esecuzione dei task riabilitativi, motori e cognitivo-motori. L’innovativo percorso riabilitativo ha un costo limitato per paziente e consente inoltre di poter eseguire la riabilitazione a casa, senza bisogno di ricovero, con un controllo a distanza che permette la riduzione generale dei costi e il prolungamento della terapia a beneficio dei risultati.
Cos’è il RING@Lab. Il laboratorio RING@LAB promuove la sperimentazione di moderne tecnologie, incluse la robotica e l’intelligenza artificiale, per meglio strutturare gli aspetti valutativi (oggettivazione, raccolta dati) e supportare le fasi di trattamento. L’obiettivo è quello di migliorare i tempi di recupero dei pazienti e per monitorare, con sempre maggior precisione, l’andamento delle terapie nonché definire percorsi di cura riabilitativi innovativi e altamente personalizzati, rivolti a pazienti con diverse tipologie di disabilità. Con REHub si massimizza l'integrazione tra le competenze cliniche e quelle bioingegneristiche, per fornire nuove strategie di cura e trattamento innovative, sostenibili e di alto impatto per il territorio.
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