Alzheimer: tre progetti toscani vincono il Bando Bando Agyr 2022
25/01/23
Il riconoscimento è promosso dall'Airalzh, l’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, che ha destinato 300mila euro ai più promettenti progetti di ricerca.
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Il riconoscimento è promosso dall'Airalzh, l’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, che ha destinato 300mila euro ai più promettenti progetti di ricerca.
La ricerca toscana contro le demenze e la malattia di Alzheimer è tra gli otto progetti che si sono aggiudicati il Bando Agyr 2022. Il riconoscimento è promosso dall'Airalzh, l’Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, che ha destinato 300mila euro a otto ricercatori – Simone Baiardi, Davide Cammisuli, Claudia Capitini, Andrea Magrì, Marco Mainardi, Lorenzo Massimi, Alessandro Trentini ed Alessia Vignoli – i cui progetti di ricerca (scelti tra 42), puntano a sviluppare metodi per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, ma anche all’individuazione delle misure di prevenzione e all’importanza di adottare corretti stili di vita.
Tra i ricercatori toscani ci sono:
Claudia Capitini è assegnista di ricerca presso il Lens (European Laboratory for Non-Linear Spectroscopy) dell’Università di Firenze, dove studia i fattori che influenzano la formazione di aggregati tossici della β-Amiloide (Aβ) e, in particolare, la Trodusquemina, un composto naturale in grado di ridurre la tossicità proprio di questi aggregati. Il progetto ha l’obiettivo di studiare ancora più nel dettaglio se e, nel caso, come Trodusquemina interagisca con gli aggregati di Aβ al fine di comprendere meglio il meccanismo protettivo del composto, approfondendo anche l’eventuale ruolo svolto da altri fattori chiave nella patogenesi di Alzheimer.
Marco Mainardi, che svolge la propria attività presso l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale Ricerche (Cnr) di Pisa che ha elaborato il progetto LifestylAD per comprendere come uno stile di vita salutare possa rallentare il declino delle capacità di apprendimento e memoria causato dalla malattia di Alzheimer.
Alessia Vignoli è assegnista presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Firenze e il suo progetto, intitolato “Medea”, riguarda l’analisi mediante risonanza magnetica nucleare del sangue di pazienti con demenza o pre-demenza al fine di predire l’evoluzione della malattia sulla base del loro metabolismo.
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