Febbre tifoide: la prestigiosa rivista The Lancet pubblica uno studio sul vaccino sviluppato in Toscana
29/01/14
Il vaccino è stato messo a punto grazie al contributo della Sclavo Vaccines Association e della Regione Toscana
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Il vaccino è stato messo a punto grazie al contributo della Sclavo Vaccines Association e della Regione Toscana
La rivista “The Lancet” ha pubblicato i risultati dello studio clinico sul vaccino coniugato contro il tifo nei Paesi in via di sviluppo del sud e del sud – est asiatico. Il vaccino (Vi – CRM197) è stato messo a punto grazie al contributo della Sclavo Vaccines Association e della Regione Toscana. La pubblicazione dell’articolo (Lancet Infect Dis 2014;14: 119-29) sulla prestigiosa rivista scientifica sottolinea l'importanza della ricerca per la sanità pubblica.
La stima dei casi di febbre tifoide a livello mondiale è infatti di oltre 21 milioni l’anno. Si registrano in modo particolare in quelle aree dove le condizioni igienico sanitarie sono più carenti e dove non è facile poter accedere all’acqua potabile. I bambini al di sotto dei due anni di età sono tra le principali vittime del tifo. Proprio per questo è necessario realizzare un vaccino accessibile su larga scala, che sia efficace anche in questa classe di età, dove i prodotti attualmente disponibili non sono protettivi.
Vi – CRM197 sarà reso disponibile nei Paesi in via di sviluppo grazie all’accordo con una compagnia biofarmaceutica con sede in India, ovvero nel cuore dell'area endemica per il tifo. Il vaccino è stato messo a punto e valutato clinicamente da NVGH (Novartis Vaccine Institute for Global Health), che ha la propria sede a Siena e opera con l'obiettivo di sviluppare vaccini efficaci a prezzi sostenibili contro le malattie infettive che affliggono principalmente le popolazioni più povere del mondo.
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